Massimo Ghini sulla fine del governo: “Almirante, Berlinguer e i leader Dc erano giganti rispetto a questi”
La crisi di governo “mi indigna e certifica il fatto che non riusciamo a crescere. Ogni categoria si lamenta dei suoi problemi non pensando mai che facciamo parte di una società”. Massimo Ghini, conversando con l’AdnKronos, valuta in modo molto negativo la fine del governo presieduto da Mario Draghi e il ricorso alle urne sottolineando che “il nostro destino dovrebbe essere quello di diventare il governatorato di qualcuno”. Il nostro, sostiene, “è il Paese della ‘Festa de’ Noantri’ e degli Oh Bej Oh Bej”.
“Molti parlamentari M5s finiranno a farsi una birra al bar”
La questione è che nella crisi si inseriscono “sempre il tasso bassissimo di educazione, l’ignoranza, la mancanza di cultura del nostro Paese. Penso che molti di quelli che hanno fatto saltare questo governo avranno la prospettiva di finire a farsi una birra al bar visto che i deputati e i senatori sono stati ridotti. Non so, quando si andrà in campagna elettorale, come spiegheranno agli italiani che perderemo 19 miliardi di euro”. Mario Draghi, “l’uomo del miracolo, perché questo è stato, se ne va via, ma prima è stato in Algeria per chiudere un contratto che ci salverà per il prossimo inverno”.
Massimo Ghini e il confronto con la classe politica del passato
Secondo Ghini “Aldo Moro, Fanfani, Berlinguer e anche Almirante erano dei giganti rispetto a questi quattro nullafacenti. Non ho parole per quello che hanno fatto i Cinque Stelle: d’altra parte chi nasce da un ‘Vaffaday’ finisce con un altro ‘Vaffa’ che gli è stato detto da qualcun altro. Gli altri hanno approfittano della situazione perché bisogna correre alle urne. Che campagna elettorale potrà essere? In che condizione verrà fatta? Quale saranno gli argomenti? I giornali stranieri già ricorrono all’immagine della pizza e del mandolino per descrivere l’Italia. E noi siamo questo: pizza e mandolino”.