Nuova minaccia da Mosca, Medvedev: “L’Ucraina scomparirà. E gli europei soffriranno il freddo”
Mosca torna a fare la faccia feroce. ”L’Ucraina potrebbe scomparire dalla mappa del mondo”. Parole da brivido. Pronunciate con il consueto stile da Dmitrj Medvedev, vicepresidente del Consiglio della sicurezza nazionale della Russia. Che su Telegram ha scritto che l’Ucraina ”potrebbe perdere la sovranità che le resta”. Parole che confermano quelle del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Che ieri ha detto che gli obiettivi dell’operazione speciale in Ucraina vanno ora oltre il Donbass. “Oggi, la geografia è diversa da quella della fine di marzo”.
Medvedev: l’Ucraina scomparirà dalla mappa del mondo
Lo stesso Putin fin dall’inizio dell’invasione russa del 24 febbraio aveva parlato dell’inizio di ”una nuova era della storia mondiale”. Un nuovo ordine planetario a trazione russa. Sulla scia della sua ‘gloriosa’ storia. Medvedev va giù pesante con la retorica anti-europea e anti-atlantista. Del presidente Usa parla come di uno “strano nonno con demenza”, spostando i cannoni russi verso la Casa Bianca. “La Russia non può essere ritenuta responsabile del fatto che gli americani hanno eletto uno strano nonno con demenza come presidente”, ha scritto.
“Biden è un nonno demente. I leader europei dei pazzi”
Gli Usa avrebbero completamente perso il contatto con la realtà, incalza il vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca. E “stanno costringendo gli sfortunati ucraini a sacrificare la propria vita per entrare nell’Unione europea”. Ma ce n’è anche per Bruxelles. Medvedev ha poi definito ”pazzi” i leader europei che ”soffriranno molto freddo a casa loro questo inverno”.
Kiev risponde: non accettiamo ricatti
Non tarda ad arrivare la reazione verbale del presidente ucraino Zelensky. L’Ucraina non accetterà le intimidazioni di ssa Dmytro Medvedev, che ha minacciato Kiev di “giorno del giudizio” in caso di attacco alla Crimea. “Oggi, dalla Russia è stata rilasciata un’altra dichiarazione non proprio sobria su un presunto giorno del giudizio per l’Ucraina. Naturalmente, nessuno accetterà tali intimidazioni”.