Non solo Ucraina, a Cuba è il terrore. Torture e arresti. La rabbia di una dissidente: l’Occidente se ne frega
L’Occidente fa finta di non vedere. Il mondo si è dimenticato di Cuba, della dittatura comunista sempre più spietata. Che schiaccia con la repressione qualsiasi forma di dissenso. Può bastare anche un commento ‘sbagliato’ sui social per essere arrestato e torturato.
Cuba, torture e arresti dopo le rivolte del 2021..
L’attivista cubana per i diritti civili, Carla (nome fittizio) racconta a la Stampa le condizioni in cui vive. Trent’anni, da un anno vive nascosta per sfuggire alla rappresaglia della polizia e delle autorità dopo le ultime rivolte contro il regime de l’Avana. Quelle imponenti dell’11 luglio 2021, le più grandi dalla Rivoluzione del 1959.
La dissidente cubana che vive nascosta da un anno
Secondo i dati delle organizzazioni Justicia J11 e Cubalex, almeno 1512 persone sono state arrestate, di queste 677 restano in cella e fra loro vi sono cinque minorenni. Alcuni sono stati costretti all’esilio forzato, altri sono in galera. Altri ancora vivono con la polizia e gli occhi degli apparati di sicurezza puntati sulle loro case. E altri, come la dissidente Carla, vivono come fantasmi per sfuggire alla repressione. “Negli ultimi anni fette sempre più vaste della popolazione hanno preso coscienza della condizione in cui il regime tiene il popolo”, racconta al quotidiano di Torino. Una consapevolezza aumentata anche grazie l’accesso a Internet. Che ha consentito di documentarsi meglio sulla realtà cubana. Ma a questo “risveglio” corrisponde una maggiore repressione.
Repressione spietata, la gente ha paura
“La gente ha molta paura – racconta Carla – la risposta dello Stato alla ribellione dello scorso 11 luglio è stata violenta. Non ci sono solo persone detenute. Ma vengono torturate con metodi professionali. Cubalex ne ha scovati ben 14 diversi. Le famiglie dei prigionieri sono state minacciate. In gennaio 33 manifestanti, di cui 6 minorenni, solo per aver urlato “Libertà, sono eroi”, fuori dal Tribunale sono stati arrestati”.
Le sanzioni di Biden sono un boomerang
Gli Usa e l’Europa sono assenti. Forse troppo occupati sul fronte russo-ucraino. Gli Stati Uniti hanno ammorbidito le misure contro Cuba e questo darà ulteriore forza al regime”, denuncia con rabbia la dissidente nascosta nell’isola. Le iniziative di Biden vanno nella direzione sbagliata. “Hanno consentito ai militari di prendere nuova linfa. Gli effetti di quei provvedimenti andranno a ingrassare solo chi fa già parte dell’élite economica. O quelle persone considerate simboli davanti all’opinione pubblica internazionale”.