Renzi e Calenda, è rissa da cortile: “Matteo? Si crede decisivo”. “Carlo stile Otelma non ne azzecca una”
Tra Renzi e Calenda volano gli stracci. Ancora una volta. I due possibili protagonisti del campo largo si sgomitano a vicenda: neppure il fatidico terzo polo è abbastanza “largo” da contenere i duellanti, litigiosi (a distanza) come non mai. Se ne dicono di ogni, e continuano a pungersi e a battibeccare sui social e dalle colonne delle principali testate, con un furore iconoclasta da far invidia a due belligeranti capi tribù di una volta o di luoghi e culture lontane da noi. Insomma, questo matrimonio politico proprio non s’ha da fare.
Renzi e Calenda, è guerra all’ultimo tweet
Uno scontro non proprio in punta di fioretto, quello in corso tra i due litiganti, che oggi si rinnova con un tweet del numero uno di Azione, che aggiorna le ostilità a un’intervista che il leader di Italia Viva ha rilasciato al Corriere della sera. «Oggi Matteo Renzi rivendica di essere stato decisivo in tutti i passaggi della legislatura: ha impedito la nascita del Governo Pd-5S. Ha favorito la nascita del Governo Pd-5S (imponendo Conte). E ha fatto cadere il Governo Pd-5S. Sostiene – scrive e attacca Calenda nel suo “cinguettio” risentito – che per questa ragione lui è un grande politico e io no. Dipende dal modo in cui si intende la politica».
L’attacco agguerrito di Calenda
E sul suo modo di intendere la politica, Calenda a stretto giro, nello stesso post assesta la stoccata finale e conclude: «La nostra sfida è quella di costruire un’area riformista forte con un lavoro serio e comportamenti netti e coerenti». E a buon intenditor… Scelte politiche, dunque, quali? Quelle per un terzo polo? O quella inerente la proposta di un patto per l’Italia modello Ciampi che Renzi propone nell’intervista? Nel dubbio, una cosa è comunque chiara: Calenda fa riferimento a una risposta di Renzi nell’intervista al Corsera. Guarda caso, infatti, ad asserzione insidiosa del giornalista che al suo interlocutore ricorda: «Calenda dice che lei andrà con il Pd», l’ex premier replica e commenta: «Carlo difficilmente azzecca le scelte politiche».
I commenti al vetriolo di Renzi
Quindi, subito dopo aggiunge la sua spiegazione al vetriolo: «Ancora ricordo quando voleva obbedire a Salvini nel 2019 e andare a elezioni anticipate, che avrebbero consegnato ai sovranisti il Paese, il Quirinale e la gestione di pandemia e Covid». E subito dopo aggiunge pure: «O quando nel 2021 faceva interviste per dire che era da irresponsabili aprire la crisi. Non è cattivo, Carlo: quando è tranquillo è un piacere parlarci. Quando invece si lancia in previsioni alla divino Otelma non ne azzecca una. Io a differenza sua faccio politica da anni. E amo la professionalità di chi fa politica, senza isterie e scatti umorali». Una rispostina s dir poco piccata, che non necessita certo di ulteriori spiegazioni…