Tremate, tremate le Sardine son tornate: «Scongiureremo l’arrivo delle destre al potere»
Qualcuno avverta cortesemente le “6000 Sardine” che il “campo largo“, che a loro piacerebbe coeso e programmaticamente attrezzato, non esiste più. Anzi non è mai esistito, se non nella mente di Enrico Letta, che infatti oggi rincorre un po’ tutti nella speranza di realizzare qualcosa che gli assomigli. Passaggi evidentemente sfuggiti ai pesciolini rossi, che pure vorrebbero darsi un tono e ritagliarsi un ruolo in questa campagna elettorale. E che ruolo! Una sorta di Esercito della salvezza (la loro) che impedisca al centrodestra – ça và sans dire – di vincere le elezioni. «Le sardine sono nate come anticorpi per combattere una destra che voleva appropriarsi del governo dell’Emilia Romagna. Ci stiamo muovendo nello stesso modo per scongiurare la medesima minaccia in Italia».
«Il centrodestra vuole appropriasi del governo»
Bum! Premesso che ognuno è libero di pensarla come vuole e dirla ancora peggio, quel che qui impressiona è il linguaggio parasanitario applicato alla politica: definire se stessi «anticorpi» è come accusare gli avversari di essere veicoli di contagio, batterico o virale. È come dire che il centrodestra, se lo conosci, lo eviti: una sorta di Aids. Al contrario, le Sardine 6000 (mg?) sono la terapia: prenderne due al giorno lontano dai pasti. Ironie a parte, lo stesso vale per il verbo “appropriarsi” e il termine “minaccia“. Parliamo di politica: il centrodestra voleva conquistare l’Emilia Romagna così come vuole conquistare il governo nazionale. Apposta si fanno le elezioni. Dell’una e dell’altro, invece, le Sardine parlano come se fossero cosa loro. E ancora: la vittoria della coalizione FdI-Lega-FI può rappresentare un esito, una prospettiva, mai una «minaccia». Diversamente, Mattarella avrebbe sbagliato ad indire le elezioni.
Sardine: poche idee, ma confuse
Evidentemente i ragazzi hanno poche idee ma confuse. Ne fa fede anche il dichiarato timore di vedere «spazzati via da un’ondata conservatrice e medievale» quei «diritti civili per i quali ci siamo sempre battuti». È la democrazia, Sardine care. O pretendete che si fa come dite voi anche quando vincono gli altri. E allora il popolo che vota a fare? Domanda non peregrina dal momento che proprio le Sardine hanno annunciato particolare impegno nell’arginare l’astensionismo. L’unico loro hashtag sarà infatti #il25settembreIoVoto. Lo lanceranno ogni giorno. Ben fatto. Ma visto che parlano di medioevo, apprezzeranno se risponderemo come Massimo Troisi al Savonarola di Non ci resta che piangere, che ogni giorno gli ripeteva «Ricordati che devi morire»: «Mo’ me lo segno».