Ucraina, bloccata in Libano nave siriana che trasporta orzo dalla Crimea. Kiev: forse rubato a noi
Nel braccio di ferro che oppone Ucraina e Russia anche sull’export di grano con accuse reciproche di ostacolare gli accordi bilaterali raggiunti appena qualche giorno fa ad Instanbul con la regia della Turchia e dell’Onu, una nave che trasporta cereali dal territorio ucraino occupato dalla Russia e arrivata in un porto del Libano è divenuta l’ultima occasione per scambiarsi accuse reciproche.
L‘ambasciatore ucraino Ihor Ostash, ha informato il presidente libanese Michel Aoun della questione chiedendo ieri di chiarire la situazione, ha rivelato l’ambasciata via social.
L’ambasciata ucraina afferma che la nave, battente bandiera siriana, è arrivata mercoledì nel porto libanese di Tripoli e che l‘orzo che si trova stoccato a bordo è stato esportato dal porto di Feodosia, in Crimea, la penisola sul Mar Nero annessa dalla Russia nel 2014.
Kiev sospetta che i cereali siano stati rubati. L’Ucraina e la Russia hanno firmato di recente l’accordo con le Nazioni Unite e la Turchia per consentire ai porti sul Mar Nero di riprendere le esportazioni di cereali dall’Ucraina.
Le operazioni sono state sospese per ragioni di sicurezza, dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina in febbraio. Mosca è accusata di bloccare le esportazioni. Oltre 20 milioni di tonnellate di cereali raccolti l’anno scorso aspettano di essere esportate, secondo dati forniti dall’Ucraina.
Contestualmente Mosca attende che, come prevede l’accordo gemello firmato con l’Onu, vengano allentate le sanzioni per consentire alla Russia di riprendere ad esportare il suo grano e i suoi concimi, fondamentali per l’agricoltura italiana.