Vaiolo delle scimmie, l’Oms: in Italia 233 casi. Primo contagio a Palermo: l’uomo è già guarito
Sfiorano i 6mila (5.949) i casi di vaiolo delle scimmie identificati al 5 luglio in 33 Paesi e aree di tutta la regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Di questi, 5.266 sono stati segnalati da 28 Paesi/aree al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e all’Ufficio regionale europeo dell’Oms attraverso il sistema di sorveglianza Tessy, di cui 5.265 confermati in laboratorio. Lo comunicano Ecdc e Oms Europa nell’ultimo aggiornamento sull’epidemia di Monkeypox, nel quale per l’Italia vengono indicati 233 casi.
Vaiolo delle scimmie, in Italia 233 casi
Dei casi registrati su Tessy per i quali era disponibile il sequenziamento, 99 sono stati confermati come appartenenti al ‘clade’ Africa occidentale. La maggior parte dei casi riguarda persone di età compresa tra 31 e 40 (42%) e maschi (oltre il 99% degli infettati). Fra i contagiati per i quali è noto lo stato Hiv, il 40% è sieropositivo al virus dell’Aids. Nella maggior parte dei casi l’infezione si è presentata con un’eruzione cutanea (96%) e sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa (69%). Nessun decesso è stato segnalato nella regione.
Alcuni casi (15) riguardano operatori sanitari, ma sono in corso ulteriori indagini – si precisa nel bollettino Ecdc/Oms – per determinare se l’infezione sia dovuta all’esposizione professionale.
Primo caso a Palermo
E’ arrivata ieri, dallo Spallanzani di Roma, la conferma del primo caso di vaiolo delle scimmie diagnosticato al Policlinico di Palermo il 23 giugno. Il paziente, un uomo di 26 anni rimasto per tutto il tempo in isolamento al suo domicilio, non è più contagioso. L’uomo, rientrato da qualche settimana da un viaggio in Inghilterra, si era recato il 22 giugno all’ambulatorio dell’Uoc di Malattie Infettive e Tropicali, diretta da Antonio Cascio, perché insospettito da alcune lesioni cutanee. Eseguito un primo test biomolecolare nel laboratorio di Microbiologia e Virologia del Policlinico l’esito era stato positivo ed oggi è arrivata la conferma ufficiale. L’uomo, che dal punto di vista clinico è sempre stato bene, oggi per i medici risulta guarito.