Artisti rossi contro la Meloni, Al Bano la difende, Costanzo svicola: “Io lavoro da 50 anni”
«Oggi il mood degli artisti è “mi alzo e insulto Giorgia Meloni’. Secondo voi, è possibile che non ne esista uno che la pensi in maniera diversa? Secondo me no, è invece possibile che quelli che la pensano in maniera diversa non hanno il coraggio di dirlo. Non è che lo fanno perché pensano che questa sinistra democratica poi non li fa più lavorare?». Lo ha detto ieri a Catania Giorgia Meloni, scatenando le ire degli artisti rossi, a cui la leader di FdI ha toccato un nervo scoperto.
“Io ho lavorato per quasi 60 anni – dice all’Adnkronos Al Bano – e sono sempre stato lontano dalle forze politiche, che fossero di destra o di sinistra. C’è stato un periodo in cui chi abbracciava una certa ideologia aveva le porte della carriera spalancate: io non l’ho mai fatto e sono stato per questo premiato dal pubblico. E’ sbagliato insultare Giorgia Meloni perché, anche se si hanno idee diverse, non è così che si discute e si dialoga”.
Costanzo si chiama fuori: “In 50 anni io ho sempre lavorato”
Meno netta la posizione di Maurizio Costanzo, che si chiama fuori dall’alto di una carriera che lo ha visto attraversare mezzo secolo di attività in diversi contesti professionali e politici. “Io lavoro da oltre 50 anni e di leader come Enrico Letta e Giorgia Meloni ne sono passati molti. Cerchiamo di richiamarci alle professionalità dei singoli, sarebbe meglio”, dice il giornalista e produttore televisivo.
Apicella sugli artisti rossi: “Ho fatto la mia carriera senza essere di sinistra”
“Quando un artista ha un nome lavora sempre a prescindere dalle proprie idee politiche. Io non ho mai lavorato per la sinistra e ho comunque fatto la mia carriera. Nel mondo dello spettacolo molti la pensano non come la sinistra: d’altra parte se uno esprime la propria opinione perché non dovrebbe lavorare?”. Lo dice all’Adnkronos il cantante Mariano Apicella, commentando le parole della leader di Fratelli d’Italia. “Gli insulti a Giorgia Meloni non li trovo di buon gusto: è un fatto di buona educazione e decoro. Se sei un’artista non puoi insultare, a meno che non vieni attaccato prima con crudeltà”, conclude Apicella.