Calenda fa il Russell Crowe del “Gladiatore”. Ma gli si addice meglio il cinepanettone

8 Ago 2022 10:00 - di Fulvio Carro
calenda gladiatore

Non ha né il fisico né il carisma di Russell Crowe. Ma Carlo Calenda, dopo l’addio al Pd, si veste da “gladiatore” quando – dopo 24 ore di silenzio social – torna su Twitter. Cerca in questo modo di passare dalla commedia messa in scena con il Pd al kolossal.  Risponde al fuoco di fila degli attacchi che gli arrivano soprattutto dal Pd, dopo la scelta di stracciare il patto con Enrico Letta. Decisione resa pubblica su Rai3, a Mezz’ora in più di Lucia Annunziata. E non c’è di meglio che scendere nell’arena e fare la faccia del guerriero senza paura.

Carlo Calenda fa il gladiatore

«Forza e onore», scrive il leader di Azione al termine del tweet in cui invita i suoi a non replicare. «Chiederei per cortesia a tutti i sostenitori di Azione di non rispondere agli attacchi. Adesso c’è solo lavoro da fare. Non ho alcuna acredine nei confronti del Pd. Solo il dispiacere per un’occasione mancata. Forza e onore». È il motto di Massimo Decimo Meridio, il personaggio reso immortale da Russel Crowe proprio ne “Il gladiatore” di Ridley Scott. Parole che il generale romano pronuncia nella prima scena del film, passando in rassegna le sue truppe.

Da “scatenate l’inferno” ai cinepanettoni

Alla situazione odierna si adatta perfettamente anche la frase subito seguente pronunciata da Massimo Decimo Meridio e altrettanto famosa: «Al mio segnale scatenate l’inferno». Forse è un po’ troppo per un personaggio come lui, Calenda gladiatore? Starebbe più a suo agio nei cinepanettoni estivi.

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