Calenda già sogna la grande ammucchiata tagliando le “ali estreme” nel segno del “metodo Draghi”
Carlo Calenda sogna di andare al governo nel segno del “metodo Draghi” e al di là dei risultati elettorali. Perché, spiega al Corriere, chiunque dovesse prevalere, al governo non durerebbe «più di sei mesi», viste le «enormi contraddizioni interne», mentre l’Italia ha bisogno di proseguire sulla strada interrotta «in modo incosciente» di un governo Draghi o che al metodo Draghi si ispiri. Con una coalizione i cui pesi verrebbero stabiliti dal voto, ma che tagli le ali estreme e metta assieme i partiti più responsabili.
Quindi afferma di non credere «al rischio di un governo fascista. Credo però che FdI e Meloni abbiano due limiti molto gravi: il primo è l’isolamento totale dall’orbita dei grandi paesi europei; il secondo è la scarsissima esperienza amministrativa e internazionale sia di Meloni, perché fare il premier non è un gioco ma un impegno difficile e gravoso».
In qualche modo, calenda getta la maschera: finge di fare campagna elettorale contro il Pd ma è pronto alla “santa alleanza” per evitare un governo Meloni. Insomma i voti dati al fantomatico terzo Polo serviranno per puntellare il Pd.