Calenda non lo sopporta più nessuno. Di Battista: «Hai le natiche al posto delle guance»
Straparla da settimane, Carlo Calenda. Fa il maestrino con la bacchetta in mano. Sale in cattedra e mette i voti a tutti. Distribuisce insulti a destra e a manca, forse pensando di poter catturare una fetta di elettori. Per lui «la Meloni spaventa» e «Berlusconi non è più in sé». A Salvini riserva insulti: «Dici cretinate» e «Papeete, studia prima di parlare». «Se vuoi continuare a baciare le mucche, fallo pure» Strapazza pure Albertini, che confessa: «Mi ha trattato come un questuante». Nel suo mirino finiscono pure la Bonino e Letta, al quale non risparmia uno sfottò: «Ti sei fregato da solo». Poi si atteggia a ragazzino, annuncia di sbarcare su Tikok. E cerca di fare anche lo spiritoso: «Io non so ballare, sembro un orso ubriaco. Non posso dare consigli di make up perchè ho la pancia e sono brutto».
Calenda pariolino o burino: le reazioni
Ma ormai non lo sopporta più nessuno, perché il suo gioco è fin troppo evidente. Fa il pariolino e il burino a seconda delle occasioni, presuntuoso e anche ”saputello”. Alla ”lei non sa chi sono io”- L’ultimo, in ordine di tempo, ad attaccare il capo del Terzo Polo è Alessandro Di Battista: «Ti permetti di dare lezioni di coerenza agli altri? Mamma mia, le natiche al posto delle guance!», scrive su Twitter. E Berlusconi non intende perdere tempo a discettare su di lui: «Cosa ne penso di Calenda? Preferisco parlare di cose serie…». Antonio Tajani è sferzante: «Chi comprerebbe un’auto usata da Calenda? Nessuno», dice. E Roberto D’Agostino non gli fa sconti: «Calenda mi sembra un bipolare con qualche disturbo di personalità». Nicola Frantoianni completa il quadro: «Lo lascio giocare con le figurine». Il «lei cono sa chi sono io» non ha funzionato. Ne hanno tutti le tasche piene, soprattutto gli elettori che sono stanchi del suo teatrino.