Centrosinistra in un vicolo cieco, Calenda dice no ai rossoverdi: “Niente volemose bene”
Nel centrosinistra è il caos più totale. Le complicate alchimie di Letta sulle alleanze per bloccare l’avanzata del “pericolo nero” si trasformano in psicodramma. Tra i più riottosi dopo l’accordo con il Nazareno c’è proprio Calenda. Che ne ha per tutti. Dopo l’affondo a Luigi Di Maio arriva il niet all’ingresso dei rossoverdi Fratoianni e Bonelli. Ricambiato da un tweet velenoso del leader della sinistra. Tanto che il mite Franceschini è costretto a correre ai ripari con un perentorio ‘fermatevi’.
Profluvio di tweet di Calenda contro tutti
Se il segretario dem non molla (noi continuiamo a lavorare) il leader di Azione spara a zero su tutti. Con un profluvio di attacchi via Twitter. “Della sorte di Di Maio, D’Incà, Di Stefano e compagnia non ce ne importa nulla”, dice all’indirizzo di Di Maio. Che ribatte: “Dopo essere partito dal grande centro, Calenda è diventato un ‘gregario’ della coalizione di centrosinistra. Capisco le sue difficoltà a spiegare…”.
“Il Pd deve decidere, non c’è spazio per i rossoverdi”
Poi l’affondo definitivo a Sinistra e Verdi e l’ultimatum al Nazareno: “Dovete decidere”. “Mi pare del tutto evidente – incalza Calenda – che c’è una scelta netta da fare per il Pd. Che ha siglato un patto chiaro con noi che dice l’opposto. A queste condizioni per quanto ci concerne non c’è spazio per loro nella coalizione”. Le sue parole arrivano dopo il cinguettìo di Fratoianni: “L’agenda Draghi? Non esiste. Lo ha detto Draghi stesso. Povero Calenda, deve correre in cartoleria a comprarsene un’altra”.
Dem in allarme: così salta tutto
Il clima non è dei più rassicuranti a una mese e mezzo dal voto. Letta continua a tessere la tela, smontata e ricomposta di ora in ora. Ma tra i dem la preoccupazione è forte. “Così rischia di saltare tutto”, è l’allarme che circola dopo una mattinata di repliche e controrepliche dei partner potenziali dell’alleanza. Letta continua a dialogare con tutti. Ma è proprio questo attivismo in tutte le direzione che rischia di far saltare il banco.
Franceschini: fermatevi. Rispettiamoci
Franceschini fa il pompiere e si appella a Calenda e Fratoianni: “Fermatevi! Ci aspetta una sfida molto più grande dell’interesse dei nostri partiti. Per iniziarla e vincerla occorre rispettarci a vicenda. E accettare le nostre diversità”. Ma il buonismo dell’ex ministro non dà i frutti sperati.
Azione: “Il volemose bene con noi non funziona”
A strettissimo giro la replica di Calenda sempre via twitter: “Dario, il terzismo alla volemose bene con noi non funziona”, risponde prontamente Calenda. “Questi erano i patti. Ripeto. Decidete”. I paletti sono chiari: l’alleanza non si deve allargare ai rossoverdi.
Ricci: stop alle polemiche, serve pragmatismo
Scende in campo anche Matteo Ricci, capo dei sindaci del Pd. “Pragmatismo e stop polemiche. Stiamo facendo una coalizione elettorale a causa di un pessimo Rosatellum. Accordi sono bilaterali tra Pd-Azione e Pd-Sinistra. Enrico Letta lavora per rendere accordi compatibili. Ma nessuno ha mai pensato di fare accordo Calenda-Fratoianni”.