Colpo di scena, la Morani ci ripensa come la Cirinnà: “Mi candido per il bene del Paese”
“Mi si nota di più se accetto o se rifiuto?”: neanche Nanni Moretti in Ecce Bombo avrebbe potuto concepire due voltafaccia così in poche ore: dopo Monica Cirinnà, anche Alessia Morani ci ha ripensato.
Stessa sceneggiatura (o, per dir meglio, sceneggiata) della Morani con quella di Monica Cirinnà. Ieri il tira e molla della senatrice dem è terminato con una bizzarra conferenza stampa nella quale ha annunciato la sua disponibilità a candidarsi per salvare “l’Italia dai fascisti e oscurantisti”.
Oggi tocca, in fotocopia, alla deputata Pd. Dopo aver rifiutato le due candidature assegnatele dal Pd “a sua insaputa”, la parlamentare marchigiana ha deciso di cambiare idea: “Ho ricevuto nelle ultime 24 ore una marea di telefonate e messaggi di persone che mi hanno manifestato un enorme affetto e stima. Sono francamente molto colpita da questa mobilitazione e non posso rimanere indifferente all’appello che mi viene rivolto”, spiega su Facebook.
Colpo di scena: la Morani ci ripensa come la Cirinnà
“Tutti mi hanno detto che non posso rimanere in panchina nella partita più importante che dobbiamo giocare per il nostro Paese. Sono una che combatte e non si spaventa anche di fronte alle battaglie difficili. Sono, perciò, a disposizione della nostra comunità politica”, conclude Morani.
Poche ora fa la Morani aveva rilasciato un’intervista inviperita contro il metodo Letta, annunciando battaglia dopo il 25 settembre. «Ho colto la volontà di spostare l’asse del Pd verso sinistra, di cui è prova il rientro dei fuoriusciti di Articolo 1 come l’alleanza con Sinistra Italiana e Verdi». E ancora: «Al di là dell’esito del voto c’è una scadenza naturale per il congresso previsto per il prossimo anno. Sarà un’occasione per riflettere sullo sbandamento di una linea politica». In poco tempo, ha riflettuto e cambiato idea. Ma fino al 25 settembre, di questo passo sarà l’ultimo colpo di scena?