Crosetto stronca la menzogna sul Pnrr “a rischio” con FdI: il tweet che sotterra la sinistra
Altra menzogna altra smentita. Il Pd e tutto il coro di sinistra gridano al pericolo: Pnrr a rischio con la Meloni. Guido Crosetto con poche parole su twitter non solo smentisce la balla colossale, ma fa capire come stanno le cose e come funziona il meccanismo. “Per zittire quelli che dicono che un Governo di centrodestra metterebbe a rischio il PNRR, vorrei spiegare che tutti i Dirigenti Generali che hanno il compito di attuare il PNRR non sono soggetti a spoil system: sono stati scelti da Draghi e sono intoccabili fino al 2026. #perdire”:
Crosetto zittisce i gufi e le bugie sul Pnrr “a rischio” col centrodestra
Tra chi critica senza sapere e chi ignora come stanno le cose, il duro sfogo del cofondatore di FdI zittisce il coro lettiano e dimaiano. Soprattutto mette a tacere così ogni tipo di allarmismo sulla questione. Il dibattito sul Pnrr nasce dal punto programmatico di FdI in cui è prevista anche la revisione del Pnrr in “accordo con la Commissione europea, così come previsto dai Regolamenti europei; in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità”. Sulle modifiche in corso d’opera alla luce delle mutate condizioni verificatesi dopo la guerra in Ucraina, anche il commissario europeo Gentiloni aveva concordato. Il 20 agosto da Rimini il Commissario per gli Affari Economici affermava che la proposta di modificare il Pnrr non solo è realistica e di buon senso, ma soprattutto fattibile: “se c’è qualcosa di concreto, di mirato, che si vuole modificare, che si vuole correggere, le porte a Bruxelles sono aperte’, le sue testuali parole”.
Sul Pnrr Crosetto stronca la sinistra: i dirigenti sono in carica fino al 2026
Il centrodestra non mette a repentaglio un bel niente, dunque. Non solo i dirigenti generali che se ne occupano sono “intoccabili”. Ma sarebbe anche assurdo remare contro se stessi, visto che con ogni probabilità il centrodestra avrà l’egida del governo. La coalizione di destra punta a rivedere alcuni elementi del piano, disegnato in un momento politico ed internazionale diverso da quello che stiamo vivendo oggi e vivremo in futuro. Con la crisi energetica che morde e il conflitto in Ucraina che non accenna a fermarsi. Era stato, tra gli altri, Carlo De Benedetti, editore del Domani a spargere la narrazione fallace e la paura presentando il centrodestra come uno spauracchio. Intervistato dal Corriere della Sera, aveva dichiarato: “Con questa destra tutto è a rischio, anche il Pnrr. Bruxelles, Parigi, Berlino ci frapporrebbero ogni sorta di ostacolo, per evitare il contagio”. Smentito su tutta le linea.