Di Maio celebra il rito funebre dei Cinquestelle: «Il M5S non esiste più, è il partito di Conte»
Parenti serpenti. La ex galassia grillina continua a frantumarsi tra veleni e sgambetti. «Il Movimento Cinque Stelle oggi non esiste più, è il partito di Conte. Si è visto anche con questa cosa della blindatura delle candidature». Lo afferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ospite di Tg2 Post. Tra rancore e vendetta, ribadisce il motivo per cui ha fatto le valigie. «Io sono andato via dal M5S perché in quel momento Conte stava ricevendo i complimenti dell’ambasciata russa a Roma». Questo perché «stava portando la maggioranza di governo a spaccarsi sulla linea di sostegno alla Nato e all’Ue, la famosa risoluzione sull’Ucraina. Io sono andato via per questo».
Di Maio contro Conte: ha favorito la destra
Ma non solo. “Giggino” vuole “nobilitare” la sua scelta. Anche perché gli ormai perduti amici gliene hanno dette di tutti i colori. «Se non avessimo fatto quella scissione in quel momento, non da solo ma con circa 70 parlamentari, probabilmente sarebbe caduto il governo sulla politica estera. Conte, facendo cadere Draghi, ha favorito sostanzialmente una destra che oggi ci propone di rinegoziare il Pnrr».
«Renzi non invitato a presentare il programma del Terzo polo»
«Mi dispiace tutto questo livore e odio di Renzi. Ma il tema vero è che è anche un po’ arrabbiato. Ho visto la conferenza stampa di presentazione del programma di Calenda, che fino a prova contraria dovrebbe essere il programma del terzo polo. Solo che Renzi non era presente. Evidentemente lo nascondono per paura di perdere consensi nel cosiddetto terzo polo, che in verità è una lista solitaria. Nella presentazione del loro programma non hanno invitato Renzi.