CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Di Maio strappa un seggio blindato al “partito di Bibbiano” ma Conte gli prepara una micidiale trappola

Di Maio strappa un seggio blindato al “partito di Bibbiano” ma Conte gli prepara una micidiale trappola

Politica - di Monica Pucci - 7 Agosto 2022 - AGGIORNATO 8 Agosto 2022 alle 10:02

Non è un diritto di tribuna ma poco ci manca. Luigi Di Maio ieri ha strappato a Letta un seggio per sè e Tabacci, ma forse solo un altro paio di suoi fedelissimi, tra tutti coloro che hanno abbandonato il M5S sperando in un percorso luminoso di Impegno civico, riusciranno a farsi candidare, ma chissà se a farsi eleggere.

“Le persone – ha commentato ieri sera Di Maio – possono fare la differenza, nel rappresentare le comunità. Questa è una grande sfida, la grande ambizione di Impegno civico, è aggregare. A impegno civico si aggiungeranno altre realtà civiche e politiche che vogliono intraprendere questo percorso con noi. Il nostro obiettivo è quello di mettere insieme coloro che rappresentano i territori e che possono fare la differenza rispetto a una competizione elettorale che adesso entra nel vivo. Le coalizioni sono definite e chiare“.
Ma definite e chiare, purtroppo per lui, non sono ancora le candidature…

Di Maio e il seggio blindato, con minaccia grillina…

Un successone, l’accordo di ieri, ma solo per il poltroniere Di Maio, che almeno riuscirà a garantirsi un altro mandato come parlamentare, sperando nella resurrezione di Draghi dopo il voto. A meno che…

A meno che il Pd –  il “partito di Bibbiano e dell’elettroschock” – credendo di concedere a Di Maio un collegio blindato in Campania, non lo metta nei guai. Secondo ricostruzione del Messaggero il M5S e il suo leader, Giuseppe Conte, starebbe preparando una tremenda vendetta ai danni di “Giggino ‘a cartelletta”: potrebbe chiedere a un big di sfidare Di Maio, in casa sua. Si cercando “personalità esterne al M5S, sì, ma in grado di riportare la base alle urne grazie a un profilo marcato, che rispecchi l’identità del Movimento della prima ora. Figure simbolo di legalità, del contrasto allo sfruttamento oppure in grado di ricordare i traguardi di cinque anni di governo M5S. Volti come quello del magistrato ed ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Il suo mandato a capo della lotta alle cosche è scaduto a febbraio, e Conte lo vorrebbe coinvolgere nella partita delle Politiche. Magari candidandolo in un collegio del sud, dove più alte per i 5S risultano le chance di elezione. De Raho è stato a lungo procuratore a Reggio Calabria, ed è originario di Napoli: perché non schierarlo proprio in Campania, si sono detti a Campo Marzio, magari contro Luigi Di Maio?”. E se non lui, un altro big napoletano…

AAA Cercansi candidati perdenti…

Secondo il Giornale, invece, Impegno civico avrebbe difficoltà a trovare candidati da mettere in lista con il simbolo: “I primi a mostrare insofferenza sono stati i pretoriani di Tabacci, quando Ic sembrava un vascello sicuro almeno per un manipolo di dimaiani, prima dei patti incrociati tra il Pd e Azione e tra i dem e Sinistra Italiana-Verdi…Secondo le indiscrezioni di Palazzo, diversi tra i 63 parlamentari che erano transitati in Insieme per il Futuro si stanno rifiutando di firmare l’accettazione della candidatura, complici i malumori per la corsa blindata del ministro degli Esteri nel Pd. Lo stesso titolare della Farnesina che però vorrebbe strappare ai dem qualche altro collegio sicuro anche per due o tre fedelissimi come Vincenzo Spadafora, Laura Castelli, Emilio Carelli…”. Ci riuscirà, Giggino, a salvare almeno i suoi fedelissimi, oltre che se stesso?

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Monica Pucci - 7 Agosto 2022