Galli della Loggia: se vince Meloni non ci sarà nessun fascismo, ma deciderà tutto Mattarella
Ernesto Galli della Loggia non è mai stato tenero con la destra di Giorgia Meloni eppure deve ammettere che se FdI uscisse vincitore dalle prossime elezioni non ci saranno i contraccolpi internazionali evocati dalla sinistra. Così come deve ammettere che l’antifascismo è solo una carta propagandistica usata contro l’avversario per compattare l’elettorato di sinistra e spingerlo ai seggi.
Galli della Loggia: non si può dire che Meloni è fascista
In questa campagna elettorale, afferma lo storico in una intervista a Libero, i toni sono accesi. “E la spiegazione è una sola: è la prima volta che in Italia può vincere una forza di destra come quella guidata dalla Meloni. C’è quindi una mobilitazione per evitare che questo accada da parte della sinistra”.
Il tema dell’antifascismo
Il tema dell’antifascismo “potrebbe anche produrre una reazione inversa, aumentando i voti di Fratelli d’Italia come risposta dei moderati all’allarmismo antifascista militante ostentato dalla sinistra”. Quanto a Giorgia Meloni, non si può dire che sia fascista “però – secondo galli della Loggia – certamente ha la colpa di non essere stata abbastanza dura verso alcuni ambienti di destra che in qualche modo possono ricordare il suo passato. Immagino che comunque da qui alle elezioni cercherà di farlo. Anzi, forse ha già iniziato, definendo “traditori della causa” coloro che hanno comportamenti che “consentono alla sinistra di descriverci come nostalgici da operetta”.
“Se Meloni vince, tutto passa nelle mani di Mattarella”
L’ossessione antifascista, aggiunge, “è una carta della sinistra che conserva un certo valore di interdizione. Forse non procura nuovi voti, ma impedisce che una parte dei tuoi vadano all’avversario. E poi ha un grande vantaggio: focalizza un nemico e cancella i conflitti interni al centrosinistra, che è un’eterna polveriera”. Se Giorgia Meloni dovesse vincere occorrerà vedere l’atteggiamento del presidente Mattarella.
“Il presidente – dice Galli della Loggia – avrà un ruolo decisivo, vedremo se si schiererà contro i vincitori delle elezioni, come in sostanza fece Scalfaro nel 1994 con Berlusconi, o se rispetterà la volontà degli italiani e farà scudo al risultato delle urne”. ma la vittoria di Giorgia Meloni in ogni caso non comporterebbe sconquassi internazionali. «La scomunica internazionale se in Italia governasse la destra mi sembra solo uno spauracchio elettorale, che rischia peraltro di giovare alla Meloni e agli altri, stimolando un legittimo senso di sovranità nazionale”.
Galli della Loggia: alla leader di FdI suggerisco di…
Non rinuncia infine a dare un suggerimento a Giorgia Meloni. “Deve cercare – conclude lo storico – di agganciare personalità diverse dalla sua storia e deve mollare categorie che sono un peso per il Paese e costituiscono un bacino di voti marginale. Via la robaccia. Un leader conservatore deve conservare i valori, non le abitudini, che in Italia sono quasi sempre cattive abitudini”.