Il leghista Romeo: «No all’oltranzismo sanitario di Speranza, noi guardiamo al modello Uk»
«No all’oltranzismo e al massimalismo di Speranza». Lo dice in un’intervista a La Verità firmata da Daniele Capezzone, Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega a Palazzo Madama. Il senatore è uno dei partecipanti al tavolo della coalizione di centrodestra. «Noi spingiamo – spiega Romeo – affinché sia garantita la libertà. E guardiamo al modello Uk, dove si è raggiunta una percentuale elevata di vaccinazione, senza obblighi, attraverso il buon senso».
Romeo: «Il nostro motto è “convincere per non costringere”»
E aggiunge: «Il nostro motto è: “Convincere per non costringere”.
Con una comunicazione efficace vogliamo fare informazione, senza costrizioni. Non solo: non basta investire in prevenzione, ma occorre puntare di più sulle cure. E va assolutamente rivisto il famigerato protocollo “Tachipirina e vigile attesa”, anche alla luce delle esperienze maturate sul campo da tanti medici. E poi è decisivo il tema della ventilazione meccanica nelle scuole».
La visione dei prossimi anni
Quanto al tavolo del centrodestra il leghista fa subito due premesse: «Per rispetto degli altri partiti, non dirò l’esito del nostro lavoro comune, ma i temi che noi abbiamo portato al tavolo come Lega. E in più, al di là dei singoli punti, terrei a che fosse chiara una visione per i prossimi anni: la centralità dell’impresa, l’aspirazione a un grado maggiore di autosufficienza dell’Italia (alimentare e energetica), l’attenzione alla famiglia».
«La prima manovra non sarà semplice»
Economia. Capezzone gli chiede: “c’è il rischio (o l’alibi) per cui la nuova manovra risulti imposta dalle circostanze ed ereditata da chi c’era prima anziché essere scritta dal nuovo esecutivo?”
«Voglio sgombrare il campo da questa ipotesi», risponde Romeo. «Io ricordo la manovra di fine 2018, quando, a causa della nota vertenza con Bruxelles, dovemmo di fatto riscrivere la finanziaria a metà dicembre, e ci riuscimmo. Naturalmente la prima manovra non sarà semplice visto l’autunno che abbiamo davanti, ma va tolto di mezzo l’argomento della tempistica, che è usato da alcuni per spaventare gli elettori».
Romeo: «Ecco le misure sostenibili»
E spiega: «Per dissipare le “nuvole” di cui ha parlato anche Draghi, bisogna intervenire tempestivamente. Sento dire che dovremmo inserire solo “misure sostenibili”. E allora ne propongo subito tre. Primo: detassazione e decontribuzione di aumenti salariali, premi di produttività o buoni energia, sulla falsariga di quanto già molti imprenditori stanno facendo. Ma quello sforzo va fiscalmente premiato. Secondo: aumento della soglia della flat tax da 65.000 a 100.000 euro di fatturato, oltre che introduzione della flat tax sul reddito incrementale. Terzo: abbattimento dell’Iva sui beni di prima necessità».
Proposte su dipendenti, autonomi e partite Iva
Cosa proponete rispettivamente per dipendenti e per autonomi e partite Iva? «Sui dipendenti, misure che incoraggino aumenti salariali e premi, oltre che un intervento sul cuneo. Per autonomi e partite Iva, la flat tax nei termini che abbiamo detto». E infine su crisi energetica e impennata del costo della vita: «Alla politica dei bonus preferiamo gli interventi strutturali, quelli che sono capaci di lasciare più soldi in busta paga».