La Carfagna si ricorda che non era di sinistra: “L’asilo obbligatorio di Letta è in perfetto stile sovietico”

25 Ago 2022 15:11 - di Adriana De Conto
Carfagna

Mara Carfagna asfalta in poche battute il segretario del Pd Enrico Letta e Nicola  Fratoianni di Sinistra italiana sul tema della scuola e e della patrimoniale. L’armamentario ideologico vetero-comunista che esce fuori dalle proposte dei due partiti con i quali pure era convolata a nozze, prima che Calenda si distaccasse dall'”ammucchiata” devono averla scossa. Devono avere fatto venire un rigurgito di bile alla candidata di Azione, ex azzurra. E improvvisamente si è ricordata che non era di sinistra.

Carfagna: “L’asilo obbligatorio di Letta è un’idea in stile sovietico”

“L’idea di Enrico Letta dell’asilo obbligatorio non solo è in perfetto stile sovietico ma anche fuori dalla realtà: lo sa Enrico Letta che l’offerta di nidi e asili in molti Comuni del Sud non arriva al 15 per cento dei bambini residenti?- incalza Carfagna-  Lo sa che al Sud oltre il 60 per cento delle madri non è occupata né può esserlo per mancanza di asili? Torni nella realtà: la sola, colossale operazione in favore dei bambini e delle madri è quella pensata e realizzata con gli investimenti del Pnrr e con la definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione”. La proposta di Letta era stata sonoramente fischiata dalla platea del Meeting di Rimini. ”

Carfagna: “La proposta di una patrimoniale è fuori dalla realtà”

Altro match la Carfagna ingaggia contro Nicola Fratoianni, che ha rilanciato un’altra chincaglieria filosovietica bocciata dalla storia e dai meccanismi economici: la patrimoniale e la tassazione ai ricchi. “È ora di restituire a cittadini, famiglie e lavoratori ciò gli è stato sottratto in questi mesi dall’inflazione. E l’unico modo per farlo è portare un po’ di giustizia nel nostro sistema fiscale: altro che la flat tax di Salvini e Berlusconi. Fisco progressivo e patrimoniale sulle grandi ricchezze sono solo il primo passo nella direzione della giustizia. Perché chi ha di più è giusto che dia di più”.

Carfagna: “Non utilizzate i bambini i bambini in campagna elettorale”

Un discorso che fa inorridire Mara Carfagna che anche in questa occasione ha un sussulto, ricordando che la sua “scelta” di lasciare FI per andare con Calenda la stava per portare a confondersi con l’ultrasinistra. E quando ascolta la seconda parte del discorso di Fratoianni- al cui partito era alleata prima che Calenda si distaccasse da Pd- si arrabbia di brutto: “Nicola Fratoianni lasci stare i bambini: usarli per sostenere la proposta di una patrimoniale è vergognoso”. Il leader dell’ultra sinistra aveva infatti utilizzato un dato riguardante l’infanzia per avvalorare il suo modello fiscale stile ex Unione sovietica. “Oltre un quarto dei bambini italiani con meno di 6 anni vive in famiglie a rischio di povertà, il peggior dato dal 1995.  Ecco quello che la gestione economica degli ultimi decenni – conclude Fratoianni – ha consegnato ai bambini di oggi: un futuro rubato”.

“La povertà non si combatte con la fuffa ideologica della sinistra”

Ribatte la candidata di Azione e attuale ministra per il Sud e la Coesione territoriale: “La povertà si combatte con le opportunità di lavoro, la crescita, servizi e sostegni più efficaci. Il governo Draghi in poco più di un anno ha fatto registrare 900mila occupati in più, di cui il 40 per cento a tempo indeterminato. Ha stanziato 14 miliardi in più per le famiglie. E al tempo stesso ha tagliato tasse per 8 miliardi. Questa è lotta alla povertà, tutto il resto è la solita fuffa ideologica della sinistra”.

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