Meloni smaschera l’ammucchiata liberal-comunista: “Divisi su tutto, garantisce Letta…”
Divisi su tutto, ma pronti a tutto. Ironizza su Twitter la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni nelle ore in cui si consuma la trattativa sul programma tra la sinistra e i cosiddetti moderati del centrosinistra, da Fratoianna a Calenda con Enrico Letta al centro. “Incredibile anticipazione: trovato l’accordo per il programma di coalizione della sinistra liberalcomunista. Un programma vario che toccherà tutti i temi principali, dalle tasse all’immigrazione, passando per il nucleare e i rigassificatori. Garantisce Enrico Letta“. A corredo, il cartello con i punti del programma: “fermare il centrodestra, arginare il centrodestra, bloccare il centrodestra…” scrive la Meloni.
Meloni, Letta e il presidenzialismo
I guai del centrosinistra sollecitano lo spirito critico della Meloni, alla quale Fratoianni replica sui social con un certo livore. “Giorgia Meloni non si preoccupi del programma dell’Alleanza Verdi Sinistra. Piuttosto deve spiegare ai giovani cittadini del nostro Paese quali malsane idee ha per loro, visto che sono state pubblicate in ‘Appunti per un programma conservatore’”, scrive su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana nel giorno in cui incassa l’ennesimo no di Calenda.
La leader di FdI, però, di programmi ne ha, a cominciare dalla politica estera. La collocazione occidentale dell’Italia è “dirimente” per Fdi nel programma del centrodestra, dice a ora di pranzo la Meloni a Studio Aperto: “Non possiamo consentire che l’Italia possa tentennare. E’ fondamentale per la nostra nazione dimostrare serietà, fedeltà, lealtà: uno standing alto, anche per poter meglio rivendicare i propri interessi nello scacchiere internazionale“, sia rispetto alla maggiore presenza diretta nel Mediterraneo, sia rispetto al tema “delle compensazioni per le nazioni che le pagano di più… La base per difendere il proprio interesse nazionale è dimostrarsi credibili”, ha detto. Ma c’è spazio, nelle priorità, anche per il presidenzialismo, storica battaglia della destra italiana. “Continuiamo ad essere convinti di una riforma presidenziale: rapporto diretto tra cittadini e governo con cinque anni di stabilità per fare le cose”, ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni a Studio aperto, indicando la riforma istituzionale in senso presidenzialista fra le priorità da inserire nel programma del centrodestra.
Immigrazione e sbarchi, la linea dura
Il tema degli sbarchi si deve affrontare “a monte” con il “blocco navale, che altro non è che una missione europea per trattare insieme alla Libia la possibilità che si fermino i barconi in partenza; l’apertura in Africa di hotspot, e, in Africa, la valutazione di chi ha il diritto di essere rifugiato e di chi invece è immigrato irregolare; la distribuzione eventuale dall’Africa dei veri profughi, e rispedire indietro gli altri. L’unico modo serio di affrontare il tema è smetterla di considerare uguali due cose diverse, i profughi e gli immigrati irregolari. E’ una falsità che la sinistra ha costruito in questi anni e che ci porta nel caos nel quale ci troviamo”, è invece la posizione di Giorgia Meloni sul tema dell’immigrazione.