“Pensavo fosse Lercio”: Letta si fa ridere dietro con il meme ‘guanciale o pancetta’. Travolto dal web
Guanciale o pancetta? Se il bipolarismo politico scivola nel “bipolarismo carbonaro” (La Stampa) vuol dire che Enrico Letta è alla frutta, tanto per rimanere in un ambito gastronomico. Il segretario dem si sta facendo ridere dietro sui social e non solo. A Controcorrente su Rete 4 ad esempio, c’era Cesare Damiano, economista già coinvolto in esecutivi a guida Pd, che ieri ha sibilato: “Beato lui che si diverte…”. Il teewt del segretario dem che fa un polarizzazione grafica per descrivere la campagna elettorale sull’alternativa tra Pd e destra rasenta il grottesco, con l’hashtag #GuancialeTuttaLaVita . Potrebbe sembrare una partita tra la cucina romana e il resto del mondo, ma non lo è.
Bipolarismo gastronomico: l’ironia di Letta gli si torce contro
La campagna elettorale di Letta è arrivata al bivio esiziale: da una parte la pancetta (nello spazio nero), dall’altra il guanciale (nello spazio rosso, accanto alla foto di Letta stesso). Una parodia della campagna ideata dal Pd che porta la firma di Pasta e Rivoluzione, sigla molto attiva sui social e che si esprime soprattutto attraverso meme come quello preso in prestito dal segretario Pd. “Si divertono perché per lo ro è un gioco”, lo irridono sui social seguaci e non. Ora che in pubblicità – come in campagna elettorale – valga il principio “purché se ne parli” non pare sufficiente, visto il risultato ottenuto. L’autoironia non ha ottenuto un effetto desiderabile: il tweet del segretario dem è diventato a sua volta virale, ha ricevuto oltre 4mila “mi piace”, ma ha generato soprattutto una quantità sproporzionata di commenti negativi, come riporta il Fatto:
La base Pd ridicolizza Letta: “Fai rimpiangere Salvini che bacia i salami…”
“Non ci posso credere. L’ha fatto davvero. E non fa ridere per niente”; “Ditemi che è stato hackerato”; “Ma che bella campagna elettorale…- scrive un utente -: suddivisa equamente fra il tentativo di delegittimare tutti gli avversari politici e il fare tweet che fanno rimpiangere persino Salvini. Che posta delle foto in cui bacia i salami”; “Siete tutti alla frutta altro che pasta!”; “Pensavo fosse Lercio e invece….” era Enrico Letta. Ancora altri sfottò: “Brioche” o “Cornetto” “Con panna o senza”, “Con la rucola. Con l’ananas” (riferito alla pizza), “Con Putin e con gli igloo”.
Libero: “Letta vuole fare lo spiritoso ma rimedia pernacchie”
Certo, in assenza di grandi contenuti, se non quelli di polarizzare la campagna elettorale contro Giorgia Meloni ed evocare lo spettro di Putin che tiferebbe per il centrodestra, Letta fa affidamento su un senso dell’umorismo che non gli appartiene. Se non ce l’hai l’ironia non te la puoi inventare nel giro di un mesetto. L’effetto è il comico. E fare ridere in campagna elettorale è nefasto. Infatti Libero titola in maniera felice: “Letta vuole fare lo spiritoso ma rimedia solo pernacchie”. Con l’aggravante di avere dato spago a Carlo Calenda, anche lui un battutista non da poco che anziché pensare alle sue di brutte figure, si diverte a svillaneggiare il segretario Pd:
Il segretario dem innesca pure Calenda. Pietà
“Contro la Nato”, recita il meme del segretario di Azione, “per la Nato”. E, nella prima metà nera della fotografia, svetta la faccia di Nicola Fratoianni, colui che ha spinto Calenda a ripudiare l’accordo con il Pd. Nell’altra metà, rossa, “per la Nato” c’è la segue fotografia di Letta sorridente. Quindi prosegue con: «E non continuo, per carità di patria», commenta Calenda. Beati loro che si divertono in un momento come questo.