Per il Pd si mette male, Fratoianni e Bonelli gelano Letta: «Per noi agenda-Draghi impraticabile»
«Abbiamo ribadito che consideriamo l’idea che un’alleanza che veda al centro l’agenda Draghi è per noi impraticabile e che le intese, stabilite con altre forze, non possono essere vincolanti». È un fine pomeriggio amaro quello regalato al segretario del Pd Enrico Letta dal leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni e dal co-portavoce di Europa verde Angelo Bonelli. Ufficialmente non c’è né rottura né intesa, ma rinvio a 24-48 ore prima di nuovo incontro, questa volta definitivo. Ma se le parole hanno un senso, Letta o accontenta Calenda, paladino dell’agenda-Draghi, o i dioscuri rosso-verdi. Tertium non datur.
Fratoianni: «Entro 48 decideremo»
«Abbiamo registrato la forte volontà di Letta di rendere l’alleanza centrale» e quindi «una forte volontà di raggiungere un’intesa sull’alleanza», spiegano Bonelli e Fratoianni uscendo da Montecitorio. E se Bonelli annuncia tempi rapidi («entro 48 ore capiremo se ci sono le condizioni per un’alleanza»), Fratoianni si appella a Letta: «Ci aspettiamo una riflessione anche nel Pd». Affinché – spiegano all’unisono – si faccia carico del disagio, «che non è solo nostro ma del Paese». Il disagio, manco a dirlo, riguarda soprattutto i collegi. L’accordo 70 per cento al Pd, 30 per centro ad Azione. Lascia del tutto insoddisfatti i rosso-verdi.
E Conte tenta di incunearsi
«Calenda – aveva ironizzato in mattinata Fratoianni dagli studi di Agorà, su RaiTre – mi sembra sovradimensionato nell’espressione del suo ego quotidiano. Lo ringrazio perché sta costruendo una gratuita campagna elettorale per noi». L’incontro con Letta si è tenuto al termine di una giornata segnata da tensioni e che ha registrato anche il tentativo di Giuseppe Conte di incunearsi nella crisi aperta a sinistra dall’intesa raggiunta tra i dem e Carlo Calenda. «Fratoianni è un interlocutore serio, io ci ho parlato varie volte», era stata l’apertura del capo dei 5Stelle, ospite di Metropolis, su Repubblica.it. Per poi aggiungere: «Noi siamo in grado di soddisfare l’elettore di sinistra, possiamo contrastare l’agenda della destra. Non ci sono ruggini antiche con Bonelli». Staremo a vedere.