Ronzulli contro le ex colleghe Carfagna e Gelmini: come vi sentite a fare da stampella al Pd?
Licia Ronzulli, battagliera coordinatrice lombarda di Forza Italia e capo della segreteria di Silvio Berlusconi, dopo l’accordo Calenda-Letta non rinuncia a qualche metaforica randellata nei confronti delle ex colleghe di partito Gelmini e Carfagna. Intervistata da La Stampa, va subito dritta all’obiettivo. “Sono allibita – dice Ronzulli – soprattutto da chi ha lasciato il centrodestra per ritrovarsi a fare la stampella della sinistra. Trovo incredibile che ci sia chi ha barattato i propri valori e gli interessi dei cittadini per una poltrona. Il nostro elettorato non voterà mai chi è alleato del Pd”.
Gelmini e Carfagna hanno dovuto subire la linea di Emma Bonino
Gelmini, in un’intervista, cerca di parare il colpo inventandosi che Azione avrebbe sacrificato i suoi interessi per il bene del Paese e per la “mitica” agenda Draghi. Tace per il momento Mara Carfagna ma è chiaro che sulla loro linea moderata ha vinto l’estremismo di Emma Bonino, che ha voluto a tutti i costi l’ammucchiata anti-destra. Non a caso oggi Repubblica la celebra oggi con toni aulici scrivenco – a firma di Francesco Merlo – che lei, “piccola e curva” si porta appresso un po’ di Marco Pannella nella nuova alleanza.
Delmastro: Calenda ha recitato la parte del pifferaio magico
La scelta della marmellata pseudoulivista segnerà non solo la fine della carriera di chi ha lasciato il centrodestra per fare la stampella del Pd, ma anche quella del pifferaio Calenda. Lo sottolinea Andrea Delmastro: “Fino a oggi Carlo Calenda ha recitato la parte del pifferaio magico che suonava melodie che potevano apparire dolci ad alcuni ceti sociali del centrodestra e che ora hanno capito che con lui verranno portati nelle braccia di Speranza e Fratoianni. Ci piacerà scoprire cosa ne penseranno Calenda e Fratoianni di nucleare, giustizia e di quella patrimoniale invocata improvvidamente da Letta: tutti temi che rimarranno divisivi in questa grande ammucchiata creata a sinistra con l’unico scopo di non affondare di fronte all’unità dimostrata dal centrodestra”.