Ucraina, bombardamenti senza sosta. Nel Kherson colpito un pullman di evacuazione: 2 morti
Ancora sangue in Ucraina. “Abbiamo ricevuto la triste notizia che nella regione di Kherson il nemico ha sparato a distanza ravvicinata a un pullman di evacuazione. E almeno 2 persone sono morte”. Lo fa sapere l’arcivescovo maggiore di Kiev Shevchuk nel videomessaggio quotidiano.
Kherson, spari a un pullman di evacuazione: due vittime
“Stiamo assistendo al fatto che ogni giorno, ogni notte il nemico attacca incessantemente le nostre città e villaggi nell’est della nostra patria. In particolare nelle regioni di Donetsk e Luhansk. L’epicentro delle ostilità – spiega l’arcivescovo – si sta gradualmente spostando al sud della nostra patria. Nella tanto sofferente regione di Kherson. Il nemico bombarda senza sosta, in particolare di notte, le città di Mykolaiv e di Kharkiv. Nelle nostre zone di confine delle regioni di Sumy e Chernihiv ci sono continue esplosioni di varia origine”.
In Turchia iniziata l’ispezione sulla prima nave carica di cereali
Intanto è iniziata l’ispezione sulla prima nave carica di cereali che ha lasciato l’Ucraina dall’invasione russa. Secondo il ministero turco della Difesa, esperti di Ucraina, Russia, Turchia e Onu sono saliti stamani a bordo del mercantile Razoni. Che si trova all’entrata del Bosforo dopo aver lasciato lunedì il porto ucraino di Odessa. Con un carico di 26.000 tonnellate di mais destinate al Libano. Su Twitter il ministero ha diffuso alcune immagini dell’arrivo a bordo del team per verificare che il carico sia conforme alle intese. Secondo Cnn Turk le operazioni dovrebbero richiedere circa un’ora.
L’accordo sul trasporto sul Mar Nero non avvicina alla pace
“L’accordo sul trasporto via Mar Nero del grano e dei prodotti agricoli ucraini è importante per combattere la fame nel mondo e superare la nostra crisi economica generata dall’aggressione militare russa. Ma sarebbe un errore leggerlo quale preludio ad un negoziato di pace comprensivo. La guerra continua come prima. Nulla è mutato sui campi di battaglia”. Così al Corriere della Sera il ministro ucraino delle Infrastrutture, Alexander Kubrakov.