Zaporizhzhya, via alla missione Aiea per verificare se esistono rischi di radioattività
“Il giorno è arrivato, la missione di supporto e assistenza di @IAEAorg a #Zaporizhzhya è ora in arrivo”, ha scritto su Twitter il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, annunciando così il via al sopralluogo dei tecnici alla centrale nucleare di Zaporizhzhya per verificare sul campo la situazione generale e, più in particolare, se esistono rischi di radioattività e di dispersioni causate dai bombardamenti delle forze armate ucraine nell’impianto occupato dai russi.
“Dobbiamo proteggere la sicurezza dell’Ucraina e del più grande impianto nucleare d’Europa. Orgoglioso di guidare questa missione che sarà in #ZNPP (Zaporizhzhya ) alla fine di questa settimana”, ha aggiunto Grossi postando una foto, in stile Ghostbuster, che lo ritrae, con lo sguardo un po’ truce, insieme agli ispettori della missione di supporto e di assistenza per Zaporizhzhya.
La centrale nucleare di Zaporizhzhya che conta su 6 reattori è stata occupata dai russi ed è finita sotto il fuoco delle forze armate ucraine che stanno cercando di riprenderne il possesso e che accusano Mosca di bombardare la centrale.
“C’è stato un bombardamento nell’area del #ZNPP (la centrale nucleare di Zaporizhzhya, ndr) giovedì, venerdì e sabato, ma le informazioni sulla natura del danno sono incomplete – ha scritto un giorno fa l’Agenzia internazionale per l’Energia Atomica. – I bombardamenti hanno colpito i cosiddetti edifici speciali dell’impianto, situati a circa 100 metri dagli edifici del reattore. C’erano anche danni ad alcune condutture dell’acqua ora riparate”.
Nei giorni scorsi l’Ucraina aveva informato l’Aiea della ripresa dei bombardamenti sul sito della centrale nucleare di Zaporizhzhya sottolineando, tuttavia, che tutti i sistemi di sicurezza degli impianti restano operativi e che la radioattività rientra nell’intervallo normale di attività.
La centrale nucleare di Zaporizhzhya ha normalmente quattro linee elettriche esterne da 750 kilovolt ognuna ma tre di esse sono state distrutte in precedenza durante il conflitto.
Nei giorni scorsi l’unica linea da 750 kV rimasta attiva, che fornisce il 20 per cento di energia elettrica all’Ucraina, era stata scollegata ma poi Kiev ha informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica che la centrale nucleare di Zaporizhzhya ha continuato ad avere accesso all’energia elettrica fuori sede per il raffreddamento e altre funzioni di sicurezza e che una delle sue unità del reattore era stata ricollegata alla rete nazionale un giorno dopo che l’impianto aveva temporaneamente perso la connessione alla linea elettrica.
L’Ucraina ha dichiarato all’Aiea che Zaporizhzhya è ora collegata sia alla linea elettrica da 750 kV che fa parte della rete elettrica nazionale sia a una linea da 330 kV che la collega a un vicino impianto termoelettrico che può anche fornire energia fuori sede, se necessario.
Durante le interruzioni di corrente, i generatori diesel di emergenza sono stati avviati in conformità con i requisiti di sicurezza dell’impianto ma la linea di riserva da 330 kV è rimasta collegata e operativa per tutto il tempo.