“Ah, quando c’era lei…”. Anche Ficarra e Picone contro Meloni. Il web: che tristezza, non fate ridere

7 Set 2022 12:55 - di Elsa Corsini

Mancavano solo loro al tiro al bersaglio su Giorgia Meloni. Sport preferito in questi giorni dalla sinistra, dalla stampa progressista, da artisti e cantanti in cerca di popolarità. Con scarsa originalità ogni giorno la leader di Fratelli d’Italia viene accusata di nostalgismo. Più si avvicina la data del voto più aumentano gli appelli nervosi, e ormai scontati, contro il ‘pericolo nero’ che metterebbe a rischio la democrazia.

Nuovo attacco alla Meloni: quando c’era lei…

Dopo l’attacco delle femministe, il fango di Repubblica, gli insulti di Elodie, l’attacco di Giorgia arriva il duo siciliano Ficarra e Picone. I due comici sul loro account Twitter ufficiale si concedono una divagazione pseudo-politica. Accostando la Meloni a Mussolini. Monotoni. “Oggi tutti a criticare la Meloni. Ma un giorno la rimpiangeremo e diremo: ‘Ah, quando c’era lei!’“. Il post è accompagnato da una foto  della leader di FdI, fiamma sullo sfondo,  modificata in bianco e nero effetto Ventennio. Un’ossessione.

La battuta di Ficarra e Picone sulla leader di FdI e Mussolini

Anche i due popolari comici non sfuggono alla irresistibile tentazione di denigrare  la Meloni, vento in poppa nei sondaggi e possibile presidente del Consiglio. In questo caso accostandola al Duce. Una battuta ingenua si dirà. Neppure troppo riuscita. Ma destinata a suscitare uno tsunami di reazioni e commenti. Che fotografano fastidio e delusione per la scarsa originalità. Insomma ‘che barba, che noia’.

Il web: non fate ridere, che tristezza

“Davvero penosa come battuta!”, scrive un utente. “Oh mamma, pure voi! Tutti piddini nel mondo dello spettacolo. Che tristezza. Non fate proprio ridere”, è il tenore dei commenti. E ancora: “Diciamo che in altre circostanze avete dimostrato di avere molta più fantasia”. Qualcuno parla di una marchetta al Pd. “Ora potete chiedere il finanziamento pubblico per qualche altro film. Comunque se avete fatto carriera dovete ringraziare Mediaset di Berlusconi. Ora giustamente da bravi comunisti arricchiti, sputate nel piatto dove avete mangiato”, è il tweet di Onorino.

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