Brasile, si vota il 2 ottobre. Lula in testa nei sondaggi, ma Bolsonaro è in forte recupero
È il due ottobre la data delle elezioni in Brasile. A contendersi la presidenza del più grande Paese sudamericano, ancora una volta il socialista Luiz Inacio Lula da Silva e l’uscente nazionalista Jair Bolsonaro. I sondaggi danno il primo in vantaggio ed il secondo in crescente recupero. L’ultimo flash li fotografa rispettivamente al 48,3 e al 41 per cento. Lula vorrebbe chiudere la partita al primo turno, mentre dal canto suo Bolsonaro è determinato a non mollare di un millimetro. Il ballottaggio è previsto per il 30 ottobre. Anche in questo caso le rilevazioni demoscopiche danno per certa la vittoria di Lula il 54 per cento.
Bolsonaro: «Vincerò io»
Dall’entourage di Bolsonaro bollano però come «assurdi» i sondaggi. «Il momento della verità sta arrivando», dice Fabio Faria, ministro della Comunicazione che, come molti sostenitori del presidente uscente, è convinto che molti istituti stiano truccando i sondaggi in favore di Lula. Ne è convinto lo stesso Bolsonaro: «Non significano niente – dice -. Il popolo vuole che il nostro governo continui». A sostegno della sua tesi il presidente cita i suoi affollatissimi comizi. Addirittura è convinto che sarà lui a vincere al primo turno. In caso contrario, avverte, «sarà successo qualcosa di strano». Parole che fanno crescere i timori circa in un epilogo alla Trump in caso di vittoria di Lula.
Clima di forte tensione
Il duello tra Bolsonaro e Lula è una replica di quello iniziato nel 2018 ed interrotto quando l’ex presidente di sinistra – che anche allora era in vantaggio – fu condannato a 12 anni per corruzione ed arrestato nell’aprile di quell’anno. Una condanna che nell’aprile del 2021 è stata annullata dalla Corte Suprema che ha contestato parzialità nel caso che ha portato l’ex presidente a scontare 580 giorni di carcere. In un’atmosfera così polarizzata, era fatale che si registrassero episodi di violenza. Il timore è che il loro numero possa aumentare a ridosso del voto.