Cacciari striglia Emiliano: «Sputare sangue? Sparano cavolate e sproloquiano pure con battute infelici
Che la campagna elettorale della sinistra sarebbe stata “avvelenata” lo aveva messo in conto anche Massimo Cacciari. Ma che anche grazie al governatore dem Emiliano, sarebbe arrivata alla deriva di oggi, ce lo si augurava ancora, anche se se lo aspettavano in pochi. Eppure, non c’è mai fine al peggio … E infatti, la reazione del filosofo veneziano, inorridito, non tarda ad arrivare. «Lo ha detto sul serio? Sputare sangue?». Eccome se lo ha detto. E con tutta la violenza verbale possibile, cresciuta e fomentata in settimane di toni esacerbati e insulti in libertà. Non solo: sparandolo ad alzo zero all’indirizzo del centrodestra, davanti a un Letta plaudente…
Anche Cacciari critica Emiliano
Parole pesanti, quelle del governatore della Puglia, visibilmente esasperato dal continuo dover incassare colpi inferti dagli avversari del centrodestra a suon di argomenti. E dai sondaggi a suon di numeri e percentuali. Parole e cifre che stigmatizzano, con la severità della matematica e del linguaggio politico, una distanza siderale tra i due schieramenti in campo. Una distanza che oggi l’ultima sortita di Emiliano allunga anche in termini di confronto democratico e strategia della comunicazione. Un divario abissale, di stile e di contenuti, che già la leader di Fdi Giorgia Meloni ha rimarcato nelle scorse ore, criticando quanto virulentemente affermato da Emiliano in chiusura del suo dibattito elettorale dal palco del Pd, a proposito del fatto che il centrodestra dovrà «sputare sangue» prima di avere successo in Puglia.
«Sputare sangue», sintomo di una campagna “avvelenata”
Una distanza che diventa un gap incolmabile anche nel giudizio di Massimo Cacciari. Il quale ha aspramente criticato quanto affermato da Emiliano in chiusura del suo dibattito elettorale dal palco del Pd, commentando senza mezzi termini: «Sparano cazzate e a volte sproloquiano anche con battute infelici. Ma per carità. Non seguo assolutamente nulla di questa campagna elettorale. È una cosa penosa». Perché, come spiega a stretto giro all’Adnkronos l’ex professore ordinario di Estetica e sindaco di Venezia, non ci si può aggrappare neppure a un eventuale richiamo ironico dell’asserzione. Almeno, non per come l’ha usata Emiliano.
Nessuna, possibile, interpretazione “ironica” della frase
«Sputare sangue – spiega Cacciari – è un’espressione che può anche essere utilizzata come una metafora per ridere tra amici: “Ti farò sputare sangue per batterti a tennis», semplifica il ragionamento il filosofo con un esempio elementare… Ma in questo caso, come rileva sempre Cacciari, «bisogna vedere il contesto» in cui la locuzione è stata pronunciata. E il contesto è a dir poco teso: è quello di un dibattito della sinistra alle prese con un flop della campagna elettorale, che prelude a un probabile insuccesso alle urne (almeno stando ai sondaggi). Una possibilità chiaramente sintomo di una sfiducia e di un dissenso maturati negli elettori. Insomma: non è certo un contesto tranquillo e ironico…
Cacciari: il sintomo di «una campagna elettorale priva di ogni consenso, in cui si demonizza tutto»
Tanto che, sempre il filosofo veneziano, in conclusione rileva: «Del resto, in una campagna elettorale priva di ogni consenso, in cui si demonizza ogni vicenda in modo visibile, forse è proprio un’espressione da non usare»… Di sicuro non aiuta il Pd e i suoi esponenti a risollevarsi dalle polveri. E dal livello basso in cui sono precipitati. Di questo passo, allora, come ha ipotizzato lo stesso Cacciari in un’intervista ad Affari Italiani rilasciata ad agosto, davvero «il Pd rischia di non vincere in nessun collegio. Nemmeno nel centro di Bologna»…