Calenda sbertuccia Letta per il suo ecobus: “Ammazza quant’è brutto. Ti hanno già rubato i cerchioni…”
“Ammazza quanto è brutto…”. Calenda non cessa di sbertucciare Letta e ad usare i social come un novizio. Si dà il cambio con Renzi. Oggi nel mirino c’è l’eco-bus con cui il segretario dem ha già avuto modo di essere preso in giro abbondantemente, se mai ce ne fosse bisogno. Ha avuto la genialata radical chic fare dei tour elettorali sul mezzo non inquinante ed ora è pronto per partire. “L’idea del tour elettorale su un ecobus è venuta perché alla destra, del tema dell”ambiente, non gliene frega niente”, dice con la solita prosopopea pronto a spargere veleno su una destra che in fstto di ecologismo gli può ossere maestra. Il segretario del Partito democratico ha intenzione di mettersi in viaggio in tutta Italia in vista delle prossime elezioni a bordo di un veicolo elettrico e così Calenda che è un incontinente dei social coglie l’assist. “ Ammazza che brutto. Ps Secondo me ti hanno già rubato i cerchioni. Io non sono stato”. E’ il commento ironico di Carlo Calenda al post di Enrico Letta con la foto del bus elettrico. E’ tutto un gioco, si diverte il leader di Azione. Al quale va dato atto che l’eco- bus di Letta è veramente bruttarello.
Calenda sbertucca Letta. E Dagospia…
Tra i due, si sa, i rapporti sono ai minimi storici. Complice l’alleanza nata e poi sciolta nel giro di pochi giorni. Anche su questa tra Calenda e Letta c’è un continuo rimpallo di responsabilità. Stando al leader di Azione tutto sarebbe da imputare al dem, che non ha voluto tenere fuori Fratoianni e Bonelli. Letta con questa “gretinata” un po’ se l’è tirata da solo, da più parti sono piovute pesanti ironie, dentro e fuori il partito. Bisogna dire, però che di battute colpisce di battute perisce. Propio poche ore dopo il tweet a preda in giro del leader di Azione arriva un irresistibile e graffiiante squillo di Dagospia con una foto di Calenda in modalità Regina Elisabetta: con cappellino rosa. Il commento: “Ora il difficile sarà spiegare a Calenda che il Carlo chiamato a succedere alla Regina Elisabetta non è lui”. Rosicherà?
Le piroette di Calenda
A Calenda piace prendere in giro ma non viceversa. Dovrebbe controllare di più quello che dice e prendere nota su un diario delle sue parole per non contraddirsi poche ore dopo. Ora per esempio sta parlano di un “grande patto nazionale anche di rappacificazione. Andare da Mario Draghi e chiedergli di rimanere o e’ la tempesta perfetta”. Ma in mattinata era stato per la prima volta molto severo con il “suo” premier dei desideri: “Ritengo sia un errore che il governo non sia ancora intervenuto. Che cosa aspetta Draghi?” ha detto a ‘Repubblica’ sul tema energia. Invitandolo a uno scostamento di bilancio. E’ meglio come battutusta.