Caro bollette, rispunta l’idea dell’ora legale tutto l’anno. Rizzo al delirio: un complotto capitalista
Risparmio energetico e caro bollette: la Società italiana di medicina ambientale (Sima) propone al governo l’idea del ricorso all’ora legale in vigore tutto l’anno per risparmiare. E l’ultimo irriducibile comunista, Marco Rizzo, urla al complotto anti-marxista e invoca una surreale lotta di classe… Tutto, mentre il governo lavora sulla stretta sui riscaldamenti da ottobre, proponendo – come ha anticipato durante il Cdm il ministro Cingolani – tagli orari e abbassamento della temperatura dei termosifoni dal prossimo ottobre (un grado in meno di temperatura e un’ora in meno di consumi al giorno), rispunta il vecchio dilemma sull’ora legale. E la domanda sorge spontanea: quanto potremmo risparmiare se decidessimo di mantenerla in vigore tutto l’anno?
Risparmio energetico e caro bollette: rispunta l’ora legale tutto l’anno. E Rizzo s’infuria…
Con il caro bollette e il rebus sulle forniture del gas, la necessità sempre più stringente di far quadrare i conti tra rialzi delle tariffe e risparmio energetico, fa tornare d’attualità una questione di cui si discute da anni. Una eventualità su cui il nostro Paese si è fin qui dimostrato scettico. Eppure, in tempi in cui il governo chiede ai cittadini di tirare ulteriormente la cinghia, due calco. i andrebbero fatti. E in effetti, come ricorda tra gli altri anche il sito Today.it, «secondo Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, dal 2004 al 2020, grazie al passaggio dall’ora solare a quella legale si è ottenuto un risparmio di 10 miliardi di kilowattora. Per un controvalore economico di 1 miliardo e 720 milioni di euro. Valore pari al consumo medio annuo di circa 150mila famiglie».
I benefici: minor consumo energetico, maggior risparmio
Pertanto, tra somme, sottrazioni e proporzioni, solo nel 2022, nei 7 mesi di ora legale l’Italia potrebbe risparmiare oltre 190 milioni di euro grazie al minor consumo di energia. Cifre da rivedere, poi, in considerazione del fatto che le ipotesi numeriche su costi e risparmi di Terna risalgono a marzo. Mentre nel frattempo il costo dell’energia ha continuato a correre. E allora, il dilemma torna a tenere banco sui media, come sui social: perché non archiviare definitivamente l’ora solare? Un dilemma che il Sima (società italiana di medicina ambientale) fa suo e ripropone all’esecutivo al lavoro sulle misure di contenimento (e razionamento). E che si riaffaccia anche tra i banchi del Parlamento europeo almeno due volte anno. Dove già nel 2018 l’Aula ha approvato l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno, lasciando liberi i vari Stati di scegliere.
Ma per il comunista Rizzo è solo l’ennesimo complotto capitalista
Ma la possibilità di bloccare le lancette dell’orologio sull’ora legale, in virtù di una scelta di ottimizzazione di costi e benefici, non convince affatto Marco Rizzo. Neppure se Alessandro Miani, presidente di Sima, spiega che il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno. Anche quantificando il discorso in risparmi sui consumi di energia stimabili in «circa un miliardo di euro solo nel primo biennio». E così, tra furia iconoclastica e ossequio agli stilemi “falce e martello”, il segretario generale del Partito Comunista – in puro stile vetero-marxista – sui social ha tuonato contro la Società italiana di medicina ambientale. Contro la Sima che ha osato chiedere al governo di istituire l’ora legale tutto l’anno. A prescindere dal fatto che la soluzione individuata permetta o meno a famiglie e imprese di risparmiare sulle esorbitanti bollette di luce e gas in arrivo.
E urla al complotto capitalista dei “padroni” contro i “lavoratori”
E come riporta Libero in edicola oggi, il compagno Rizzo ha lanciato in Rete il suo allarmato messaggio: «Il pensiero unico stravolge tutto. Scambieranno il giorno con la notte. Voglia di una Italia Sovrana e Popolare per mandarli a casa». Di più: a detta dell’integerrimo esponente comunista old style, l’idea di lasciare le lancette in avanti, sarebbe il frutto di un complotto capitalista dei “padroni” contro i “lavoratori”, mirato a ottenere più luce per lavorare di più. Per lui, lasciare le lancette in avanti significa ricevere l’ultimo schiaffo anti-sindacale. Un capovolgimento di fronte al limite del surreale, quello del Rizzo pensiero, secondo cui persino una proposta ragionevole contro il caro energia si trasforma in una anacronistica lotta di classe. In un complotto capitalista e in una proposta inaccettabile, che l’ex Pci si affretta a respingere al mittente. Senza se e senza ma…