Che noia: ancora veleni sulla Pausini dai fanatici di “Bella Ciao”. Motivo? L’hanno cantata pure in Iran…
Non se ne può più: i fanatici integralisti di “Bella Ciao“, quelli che vorrebbero imporre a tutti gli italiani di cantare l’inno partigiano come in Afghanistan impongono il burka alle donne, sono di nuovo all’attacco di Laura Pausini, “colpevole” di essersi tirata indietro. La cantante è di nuovo al centro dell’attenzione dei social per il suo rifiuto di cantare “Bella ciao” a causa di quanto accaduto, pensate un po’, in Iran.
Perché Laura Pausini è stata attaccata di nuovo per il no a “Bella Ciao”
A riportare la cantante italiana in vetta alle tendenze Twitter è la versione di “Bella ciao” cantata in persiano da una ragazzo iraniana come segno di protesta per la morte di Masha Amini, la giovane arrestata perché indossava male il velo e morta per i maltrattamenti ricevuti. I commenti sul video iraniano tirano in ballo spesso Laura Pausini, con paragoni critici. “Le donne iraniane cantano Bella Ciao contro il regime degli ayatollah. Ma non ditelo a Laura Pausini”, scrive un utente. “Laura Pausini e Eros Ramazzotti dovrebbero solo imparare e vergognarsi”, aggiunge un altro postando il video della ragazza iraniana.
Ma sono tanti anche i commenti di chi ritiene assurdo che continuino da così tanti giorni gli attacchi contro la cantante di Solarolo. “La tossicità del web: Laura Pausini ha scelto di non cantare per delle cazzo di motivazioni che posso non condividere, un canto di resistenza, dolore e libertà per un pubblico di uno show tv che conosce la canzone per una serie su dei delinquenti. Quindi anche meno sta gogna”, si sfoga un altro osservatore.
L’iraniano canta “Bella Ciao”
Le struggenti note in persiano di #bellaciao in onore di #MashaAmini ci ricordano il significato vero di questa canzone. Un inno contro l’oppressione e per la libertà https://t.co/vANglsiNG5 grazie alla @LaStampa
— Gianluca Benamati (@GBenamati) September 23, 2022