Confronto Meloni-Letta, l’ironia di FdI: «Al leader del Pd non resta che tornare a Parigi»

13 Set 2022 13:01 - di Paolo Sturaro
meloni letta

Un faccia a faccia che ha fatto notizia, quello tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta. E le “pagelle”, uscite un po’ ovunque, hanno decretato la vittoria della leader di Fratelli d’Italia. Non solo i giornali e gli opinionisti, ma anche il popolo del web, che ha inondato i social di commenti. In FdI c’è grande soddisfazione, un altro tassello che si aggiunge in vista delle elezioni. «È stato un confronto senza storia», ha dichiarato Galeazzo Bignami. «Il presidente di Fratelli d’Italia ha parlato di programmi per risollevare l’Italia, dando prova di idee chiare e di grande capacità di leadership. Invece, il segretario Pd Enrico Letta ha passato il tempo a parlare della Meloni, rilanciando fake news e slogan ideologici. Per gli italiani il confronto al Corriere.it ha dimostrato per l’ennesima volta che il 25 settembre si può finalmente votare pagina per avere un governo che abbia come stella polare l’interesse nazionale».

«Dopo il confronto con Meloni, per Letta l’alternativa è il ritorno a Parigi»

Ironico il commento del senatore Antonio Iannone. «Quando Enrico Letta ha deciso di tornare in Italia per guidare il Pd, spero che lo abbia fatto scegliendo di mettersi in aspettativa dalla Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi. E questo perché dopo il confronto su Corriere.it con Giorgia Meloni è evidente che questa è l’unica alternativa che gli resta. Infatti, tutti gli italiani hanno potuto vedere chi davvero ha un programma di governo per l’Italia. E chi invece sa soltanto spargere odio. Buon viaggio Enrico, Parigi ti aspetta».

Lupi: «Letta forse ha capito che centrodestra non è fatto di mostri»

«Dopo il confronto con la Meloni, forse finalmente anche Enrico Letta se ne è reso conto: il centrodestra non è fatto di mostri. Nel confronto ospitato dal Corriere della Sera, la leader di FdI ha presentato con chiarezza le proposte per l’Italia che sono alla base del nostro programma di governo. Siamo convinti e determinati e non abbiamo bisogno di criminalizzare gli avversari. Anche questa è buona politica e la portiamo avanti nell’interesse del Paese». Così il capo politico di “Noi moderati”, Maurizio Lupi.

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