Conte snobbato anche dal suo mito Mélenchon. Che preferisce incontrare De Magistris
Povero Giuseppe Conte. Non gliene va bene una. Isolato, costretto ad alzare i toni per farsi notare (ha adombrato la guerra civile in caso di vittoria di FdI), è snobbato da tutti. Persino dal suo mito Jean-Luc Mélenchon. Dal quale, in occasione della visita di oggi a Roma del leader della sinistra francese, si aspettava un endorsement che non è mai arrivato. Visto che i due non si incontreranno.
Conte snobbato dal suo mito francese Mélenchon
L’avvocato del popolo sperava in una incoronazione da parte del leader della France Insoumise, un testimonial ben più utile di Donald Trump. Una stretta di mano sotto i riflettori, una foto insieme. “Sarebbe bello”, “un colpaccio” sognavano nei giorni scorsi i grillini nelle chat. Ma da Parigi nessuna conferma. Conte, secondo i boatos, starebbe organizzando tutti in gran segreto. Un peso massimo come quello di Mélenchon, che ha sfiorato il ballottaggio contro e Emmanuel Macron, avrebbe rappresentato un ottimo viatico per la difficile campagna elettorale dei 5Stelle.
Il leader della sinistra francese preferisce l’amico De Magistris
Ma è rimasto un sogno. Un’altra beffa. Alla fine il tribuno della sinistra radicale francese ha preferito Luigi de Magistris e i camarades (gli amici) di Unione popolare. È con l’ex sindaco di Napoli e i candidati di Unione popolare, infatti, che oggi pomeriggio monsieur Mélenchon incontrerà il popolo romano. Nel corso di un evento pubblico per dire no alla guerra. L’incontro si terrà al Quadraro, luogo simbolico a due passi da una base Nato, per ribadire la netta contrarietà all’invio di armi in Ucraina.
I grillini restano a mani vuote
Mélenchon, che ha annunciato di non volersi ripresentare nella prossima corsa all’Eliseo, ha snobbato il leader grillino, intento a occupare l’ala sinistra del centrosinistra di Letta. E ha scelto l’Unione Popolare, il suo alleato naturale nel quadro europeo. Una liaison nel nome del pacifismo arcobaleno.
A Roma incontro pubblico con l’ex sindaco di Napoli
Complice l’amicizia storica tra il suo partito e Potere al Popolo di De Magistris. Che nel 2018 aveva ottenuto il suo supporto con una visita a Napoli. E l’anno successivo con una lettera indirizzata al coordinamento e ai portavoce. Oltre all’ex sindaco di Napoli, che oggi è il capo politico di Unione Popolare, Mélenchon dialogherà con i candidati Marta Collot e Giuliano Granato. Non c’è spazio per l’avvocato del popolo. Al quale il leader della sinistra francese non deve aver perdonato la sua alleanza di governo con il sovranista Salvini, troppo amico in Europa di Marine Le Pen.