
Crisanti sconfessa Letta: “E’ colpa di Draghi se vincerà la destra. Non so perché il Pd ha rotto con il M5S”
“Colpa di Draghi se…” Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia all’Università di Padova, è candidato con il Pd nella circoscrizione Europa al Senato. Ma non si sa se lo abbia capito ed abbia imparato la lezione lettiana: ossia, Draghi è un mito e la sua agenda un totem. Da ripetere tre volte al giorno. Sembra un alieno, invece, il televirologo. Che sembra esseresi divertito, intervistato dal Fatto quotidiano, a indispettire il segretario dem e a sovvertire totalmente la sua linea. Nell’ intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano oggi in edicola va all’attacco della linea politica del suo partito sulle elezioni. Sostenendo che una vittoria di Giorgia Meloni sarebbe responsabilità del governo Draghi. Sul quale aveva pronunciato parole che hanno scosso molto il segretario. Crisanti sulla popolazione in difficoltà aveva infatti affermato che «non può riconoscersi in un banchiere come il premier». Tutta la mitologia lettiana del premier sconvolta…
Crisanti sul “Fatto” attacca la linea di Letta e del Pd
Per il televirologo è colpa del governo Draghi se il centrodestra andrà a Palazzo Chigi: “Il risultato del governo Draghi potrebbe essere la vittoria di Giorgia Meloni, dobbiamo riprenderci quei voti”: ha detto proprio così nel colloquio. Ma poi Crisanti ha detto di peggio: “Non conosco fino in fondo le ragioni della rottura tra Letta e Giuseppe Conte; Letta avrà avuto i suoi motivi legittimi, ma per me e per altri del Pd è difficile da comprendere: i programmi del Pd e dei 5S sono molto simili“. Im pratica, una sconfessione su tutta la linea della tattica seguita da Enrico Letta.
Crisanti contro la Sanità regionalizzata
Non si sa con quanta consapevolezza politica Crisanti abbia messo il dito in una piaga purulenta. Nel Pd Letta è sotto accusa per tale divorzio frettoloso. Zingaretti, Bettini, Orlando, Emiliano, tra gli altri, sono col coltello tra i denti ad aspettare l’esito del 25 settembre per impallinare il segretario. E rinfacciargli di avere rotto l’asse giallorosso. Crisanti è saltato con i piedi nel piatto in modo imbarazzante per Letta. Il mocrobiologo ha poi parlato a ruota libera, discostandosi molto dalla linea del partito che lo ha candidato. Ha ribadito che la sanità regionalizzata non va bene. Ma il Pd invece vuole l’autonomia differenziata. “Nel Pd possono esserci posizioni diverse, non è un partito comunista degli Anni 60- si giustifica-. Per me è essenziale recidere totalmente il cordone ombelicale tra politica e sanità. Che poi sia amministrata a livello regionale va bene. L’importante è separare chi decide da chi controlla, chi nomina da chi opera”. “Invece c’è una commistione totale, un mostro irresponsabile. Oggi i presidenti di Regione hanno a disposizione il budget sanitario e non rispondono a nessuno”.