Di Maio contestato pesantemente a Napoli: “Non ti vogliamo, traditore” (video)
Giocava in casa, Luigi Di Maio, eppure a Napoli l’accoglienza è da dimenticare. Il video impietoso che circola sui social impressiona soprattutto per l’audio. A suon di “Venduto”, “assassino” per molti l’ex M5S scissionista non è considerato affatto il benvenuto. Il ministro degli esteri e leader di Impegno Civico, partito sondato sotto l’1 per cento, non sta vivendo un periodo di grazia, diciamo così. Contestato in malo modo mentre entrava nel Comitato Elettorale per l’inaugurazione. Alla domanda del cronista su chi fossero i contestatori Di Maio ha replicato «non so, non ho il piacere di conoscerli».
Di Maio contestato: “Vattene, Napoli non ti vuole”
Per l’inaugurazione del nuovo comitato elettorale si attendeva un piccolo bagno di folla, come quelli del periodo d’oro. La scena dei contestatori lo ha preso in contropiede. “Via, vattene via, Napoli non ti vuole!“, gli grida un uomo, non ripreso dall’inquadratura. “Calmi, calmi”, si rivolge a chi protesta, facendo buon viso a cattiva sorte. Di Maio ha accelerato poi l’entrata nel portone. Del resto, ha lui stessop ammesso che è stata una campagna elettorale difficile. Contestato dai grillini e sopportato malamente dalla base e da molti big del Pd, che lo vedono come una “zavorra”. Il ministro degli Esteri non avrebbe segnato alcun valore aggiunto all’alleanza di centrosinistra.
https://twitter.com/i/status/1568498833654439936
“Sei un venduto, Napoli non ti vuole”
Fuori, in strada, le proteste contro Di Maio sono proseguite. I napoletani non perdonano: “Nun te vulimm! Via!”, urla una donna. Quindi l’escalation: “Napoli non ti vuole! Assassino! Sei un venduto!”. E’ circolata voce che potessero essere persone del centrodestra a contestarlo, ma l’ipotesi più probabile – a detta anche dei cronisti presenti- è che si sia trattato di elettorie del Movimento 5 Stelle avvelenati del voltafaccia di pochi mesi fa. Peraltro iniziativa – Impegno Civico- che non sembra destinata ad avere grande fortuna. E il ministro ha iniziato a cercare scusanti: “Non è stata una campagna semplice perché è iniziata in pieno agosto, quando gli italiani volevano un po’ di riposo e non le chiacchiere della politica. Purtroppo, durante l’estate, ci siamo trovati anche nel bel mezzo della più acuta crisi energetica”. Dare colpa all’estate è il massimo…