DiMartedì, Crosetto cita un giornalista di sinistra: “Contro la Meloni processo senza difesa”
La campagna elettorale continua con tutti i mezzi e la guerra in tv (contro Giorgia Meloni e FdI) non conosce regole. La denuncia arriva da Guido Crosetto, che su Twitter ieri ha pubblicato un messaggio che lascia spazio a ben pochi dubbi. Il post dell’esponente di Fratelli d’Italia parte da una premessa fondamentale: “Non sto seguendo DiMartedi e La7 ma mi arriva questo messaggio, da una giornalista autorevole, di sinistra”.
Ecco il testo del messaggio: “Ciao, non so se stai vedendo DiMartedì, stanno facendo un processo ignobile a Giorgia Meloni. Non ho mai visto una manipolazione più schifosa e scandalosa”. E ancora: “Hanno tagliato col bisturi sonori di Giorgia dal 2014 ad oggi e un branco di virologi, attori, scrittori più Bersani e la Ronzulli li commentavano, un processo senza difesa”.
Secondo il tweet del giornalista Luca Bottura, il giornalista di sinistra in questione sarebbe Piero Sansonetti, altri invece ipotizzano una donna. Tra i commenti social oltre ai tifosi di sinistra che ricoprono d’insulti Crosetto, molti danno ragione all’anonimo giornalista. “Premetto che io non voterò a destra – scrive una follower di Crosetto – ma ho ascoltato fino a mezz’ ora fa la trasmissione di Floris: è assolutamente vero quanto le ha messaggiato la giornalista. Non sono rimasta molto sorpresa di tale manipolazione perché parliamo di La 7”.
Crosetto contro DiMartedì, anche gli ascolti sono un flop
Non meno critici nei confronti di Floris i tweet di altri utenti. “DiMartedì fa venire la nausea. E poi è ripetitivo .Ospita sempre Di Battista e Bersani. Oggi vedendo quei due soggetti ho spento la tv”. “Se è per questo c’era il Che Guevara de noialtri ospite in studio che discettava di politica e economia con Tabacci, Fornero, Marianna Aprile e altri, spero che siano pagati bene perché non vedo altri motivi per subire una tale umiliazione”.
A scorgere i dati Auditel, la trasmissione di Floris non è stata propriamente un successo. Non è arrivata a un milione di telespettatori, pari al meno del 6 per cento di share. Dati non esaltanti per un format orientato politicamente indirizzato ai telespettatori che guardano a Pd e 5 Stelle. Tutti gli altri cambiano canale o, come Crosetto, la trasmissione DiMartedì se la fanno raccontare.