Donne e diritti civili, Meloni replica al Corriere della Sera: «Dalla sinistra più parole che fatti»

5 Set 2022 8:26 - di Redazione
Meloni

«Giorgia Meloni ha un problema con le donne?». A chiederselo, sul Corriere della Sera di ieri, Antonio Polito, secondo cui gli attacchi di giornaliste e protagoniste dello showbiz nei confronti della presidente di Fratelli d’Italia testimonierebbero una lontananza dalle donne e un «fianco scoperto»: i diritti civili. La risposta  della leader della destra, arrivata sotto forma di lettera al quotidiano di via Solferino, non si è fatta attendere. «Penso invece – vi si legge – che rappresentino il trionfo di stereotipi ormai logori, che dipingono la destra come retriva e maschilista, mentre il rapporto tra le donne e la sinistra in realtà è più sbandierato che effettivo. Basta vedere – prosegue la Meloni – come sia difficile trovare una donna leader in quel campo.

Risposta di Meloni a Polito

«Secondo Polito però il messaggio che trasmetterei sarebbe quello di una donna che “ce l’ha fatta” perché “diventata brava come un uomo“. Penso invece di avercela fatta perché sono brava come una donna». La leader di FdI ribalta la prospettiva. «Se sono diffidente – sottolinea – verso le «concessioni» di posti o quote da parte dei leader maschi, come ha fatto il segretario del Pd Enrico Letta con la sostituzione d’imperio dei capigruppo e l’indicazione di due donne, è proprio perché ritengo che le donne abbiano una grande forza autonoma, che va liberata dai mille impacci e ostacoli che la ingabbiano, ma che non va umiliata o sottovalutata».

«Noi siamo conservatori, non reazionari»

Polito aveva poi scritto che il discrimine sui «diritti civili» è tra conservatori e reazionari. «Noi non siamo reazionari, non vogliamo tornare indietro – ha puntualizzato Meloni -: vogliamo costruire il futuro. Ma siamo conservatori, perché vogliamo portare con noi, nel futuro, quello che abbiamo amato e amiamo, la nostra storia, la tradizione, l’appartenenza al genere sessuale, la possibilità per un bimbo di avere una mamma e un papà, la solidarietà tra le generazioni, il rispetto per gli anziani, la cura dei più fragili. E la sinistra, cosa vuole, per le donne?».

Il dramma dell’utero in affitto

Secondo Meloni, «per la sinistra, essere madre non è un valore sociale ma addirittura qualcosa che può essere comprato e venduto. L‘utero si può addirittura affittare e le donne povere si possono sfruttare. Bisogna lasciare fare il mercato. Noi invece ci battiamo per una piena e integrale applicazione della 194 e affinché le donne siano davvero libere di essere madri se lo vogliono, senza rinunciare a nulla, ai propri talenti, alla carriera e alla politica. Io credo – ha concluso – che i diritti delle donne si difendano così».

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