Doppio scontro dalla Berlinguer: La Russa le suona a Fratoianni. Rampini zittisce Orsini
Doppio scontro da Bianca Berlinguer. “Cartabianca” su Rai 3 si trasforma in un ring in una doppia sfida incandescente, da un lato Ignazio La Russa contro Nicola Fratoianni. Dall’altro Federico Rampini mette a tacere Alessandro Orsini. Due diverbi su altrettanti temi trattati in trasmissione: i risultati elettorali e la guerra. Il casus belli è scoppiato in seguito all’ennesimo servizio sul comizio di Giorgia Meloni per Vox, il partito di destra spagnolo. Fratoianni coglie le palla al balzo: “Sono i fascisti spagnoli”, “guardi, io non ho dubbi che è meglio essere comunista, italiano o spagnolo, che fascista, italiano o spagnolo”. A quel punto il senatore di Fratelli d’Italia ribatte subito: “E lui è un comunista italiano”, “contento tu contenti tutti”.
La Russa gliele canta a Fratoianni
Non finisce qui. La Russa gli contesta che “c’è questo vizio della sinistra di identificare come fascista ogni partito di destra”. E’ un vizio della stampa estera avvalorato dai servizi dei media italiani. E infatti chiarisce che quel che ormai viene supinamente ripetuto è una narrazione errata: “Quelli di Vox sono un partito di destra, non fascisti”, scandisce. Ma Fratoianni non tiene conto del dato e tiene e mantiene il punto sottolineando che “io non ho problemi a essere comunista e i partiti fascisti devono essere sciolti”. Imbarazzante per Fratoianni anche lo scontro sull’aborto: “Nelle Regioni governate da voi non si trova un medico non obiettore”. Anche in questo caso l’accusa è patetica e falsa. E La Russa contrattacca: “Non dipende da noi. L’obiezione di coscienza va bene per il militare per voi, ma non per i medici. Non vogliamo modificare la 194”, precisa per l’ennesima volta. I due si sono accusati vicendevolmente per tutta la trasmissione. Sul reddito di cittadinanza Fratoianni ha poi accusato Fratelli d’Italia di voler impoverire ulteriormente gli italiani, ma La Russa ha replicato con forza. Spiegando il vero e articolato progetto di FdI, che almeno i telespettatori hanno potuto ascoltare.
Rampini zittisce Orsini dalla Berlinguer a “Cartabianca”
Ma un’altra “rissa” ha poi tenuto banco nel salotto di Bianca Berlinguer: Federico Rampini, editorialista e analista del Corriere della Sera non ha dubbi sugli scenari che ci attendono per il conflitto in Ucraina. E in un confronto serrato con il professor Alessandro Orsini ha spiegato qual è la sua preoccupazione per una escalation senza sosta nel conflitto tra Mosca e Kiev. L’editorialista che parla sempre fuori dal coro ha affermato: “Il Pentagono giudica l’uso dell’arma nucleare da parte di Putin poco probabile, ma non impossibile. Già questa è una situazione gravissima”. Poi arriva l’affondo su Orsini, il professore che “Cartabianca” ha “adottato”: “Se a fare la minaccia dell’uso della armi nucleari fosse stato un leader americano, in Italia avremmo avuto manifestazioni di pacifisti“.
“Nessuno in piazza contro Putin”. Orsini abbozza
Rampini in una battuta ha messo a tacere il professore sull’uso ideologico dei ragionamenti sulla guerra in Ucraina. Evidenziando che sulle minacce di Putin anche una certa sinistra italiana pacifista e di piazza, quando la Nato attaccava ad esempio la Serbia, glissa o rimane in silenzio. Se le stesse affermazioni le avesse dette un leader occidentale o la Casa Bianca, la reazione sarebbe stata totalmente diversa. Orsini non replica.