“È morta un’anziana signora…”: bufera sul tweet di Gassman per la Regina: gli utenti lo impallinano
Il gelido messaggio di Alessandro Gassman sui social scatena una bufera di polemiche social. Il cinguettio, tra l’irriverente e il furbetto, su Twitter recita: «È morta oggi una anziana signora che mi stava simpatica… Ha fatto una vita bellissima e piena di responsabilità, vivendo in castelli e spostandosi a volte in carrozza. Mi dispiace per la sua morte, come mi dispiace per la morte di chiunque». Un commento sardonico, che francamente, se nulla aggiunge allo sconforto dei grandi del mondo, tanto toglie a chi, quel commento, è arrivato come uno schiaffo in faccia. Una sberla (uno sberleffo?) inferto ai milioni di sudditi del Regno Unito, che da ieri piangono la perdita di uno storico punto di riferimento, simbolo di orgoglio nazionale e devozione istituzionale.
Gassman travolto dalle polemiche per il tweet “irriverente” e furbetto sulla morte della Regina
Sempre molto attivo sui social network, e in più di un’occasione non proprio in veste di esempio di pacatezza e compostezza, il figlio del grande Vittorio ha salutato Sua Maestà con una punta di sarcasmo: e molti degli utenti di Twitter non gliel’hanno perdonato. Oltretutto, se l’intento era quello di distinguersi dal coro di ovazioni e celebrazioni, si può dire che la missione è fallita: sono più le critiche che il suo commento ha generato, che il plauso social che intendeva raccogliere. Di fronte eventi come questi, del resto, l’ironia stona e cercare di fare lka differenza forzando la mano (e il messaggio) non paga…
Bufera su Gassman, gli utenti tra critiche e sberleffo
Lo dimostrano, allora, i tanti commenti arrivati in replica all’irriverente epitaffio, rimasto indigesto ai più. Come a chi, per esempio, a Gassman junior ha replicato: «Qualcuno regali ad Alessandro un libro di Storia delle medie. Adesso che ha raccattato i cuoricini che agognava con la banalità del “semo tutti uguali” magari gli dà un’occhiata e la prossima volta evita figure chiamando “anziana signora” un capo di stato». Mentre qualcun altro, porgendo l’altra faccia del sarcasmo, ha postato: «A volte, si vuol essere per forza alternativi. Si può anche non dir niente, a volte»…
Qualcuno tuona: «Il rispetto non è dovuto solo a quelle che stanno simpatiche a te»
E ancora: c’è stato anche chi, arrivando al cuore della disamina, ha tuonato: «Era un capo di stato, una donna che, pur non avendolo scelto, ha fatto il suo lavoro egregiamente. Possiamo discutere della politica del suo paese, ma lei era un’istituzione che merita il rispetto dovuto ad ogni figura istituzionale non solo a quelle che stanno simpatiche a te». Mentre poco dopo, qualcun altro aggiunge risentito: «Vivo in Gran Bretagna da tanti anni e le posso assicurare che no, non era una vecchietta chiunque. Anche se si é anti monarchici bisogna avere l’onestà e l’intelligenza intellettuale di saper leggere la realtà e mi rammarica che lei non sia in grado di farlo».
Gassman sotto tiro: il fuoco incrociato degli utenti lo impallina
E tanto per chiuderla – anche perché il cahiers de doléances sarebbe davvero lungo – ha sbugiardato il latore del messaggio meno condiviso dell’ultimo periodo, denunciando: «No vabbè, il signor Gassman in questione mi ha bloccata solo perché ho dato delle risposte assolutamente gentili che evidentemente a lui non tornavano… Ma perché usano twitter allora?»…
L’esempio di Alberto Angela. E qualcuno commenta: «Il giorno e la notte proprio»…
Il perché, in parte almeno, lo abbiamo sviscerato. È più sul come che varrebbe la pena soffermarsi. E allora, senza sprecare troppe parole, basterà citare – di contro – il tweet postato da Alberto Angela sulla morte della Regina. Un esempio di onestà intellettuale, eleganza dialettica, e senso dell’opportunità, che senza sbavature o allusioni plateali, semplicemente recita: «Con Elisabetta II se ne va forse l’ultimo simbolo del ‘900. Una donna che ha vissuto in prima persona i fatti più importanti degli ultimi 70 anni, mettendo da parte sé stessa per offrire al proprio paese una guida sicura. Oggi ci lascia, ma la sua eredità vivrà per secoli». E come ha commentato un ennesimo utente infuriato: «Il giorno e la notte proprio»… Ecco, appunto.