Escalation di violenze, l’affondo di Meloni: «Parlano di Europa, ma il loro modello è Ceaușescu»
L’anomalia italiana sta nel plotone d’esecuzione messo in piedi da settimane contro Giorgia Meloni. Costretta a ribattere quotidianamente alle accuse più disparate, tutte accomunate dal rappresentare un pericoloso mostro per la democrazia, che gli piovono addosso da avversari, mainstream e stampa. Con buona pace del pluralismo delle idee.
Meloni: parlano di Ue ma il loro modello è Ceaușescu
“In nessuna democrazia evoluta l’unica opposizione al governo è oggetto di sistematici attacchi da parte di ministri, cariche istituzionali e grandi media”, scrive sui social la leader di Fratelli d’Italia dopo l’escalation di contestazioni ignorate dal Viminale. “E, soprattutto, in nessuna democrazia occidentale il governo consente scientificamente provocazioni. Che potrebbero facilmente sfociare in disordini – durante la campagna elettorale – nelle manifestazioni politiche dell’opposizione. Questa gente parla di Europa, ma il loro modello è il regime di Ceaușescu. Non ci facciamo intimidire da chi odia la libertà e la sovranità popolare”.
A Letta: io vorrei il patriarcato? Ma chi ti scrive i testi?
Ma non è tutto. Tra le ultime bordate c’è quella di Letta che torna a dipingere la Meloni come una pericolosa maschilista. Ieri in un tweet l’ha accusata di volere una società patriarcale. Immediata la controreplica dell’interessata. “Cresciuta in una famiglia matriarcale, presidente di un partito tra omologhi quasi tutti uomini, ho sempre deciso io della mia vita. E io vorrei una società patriarcale? Ma questi testi li scrivi tu? Perché o hai perso il senso della misura o stai pagando qualcuno che ti detesta”. Parole chiare a spiazzare la baldanza del segretario dem. Che aveva twittato testualmente. ”Chi dice 3 parole, Dio, Patria, Famiglia, ne intende una sola: patriarcato. Meloni guida Fdi perché non contesta ma esalta un modello maschilista e reazionario di società. Femminile non significa femminista”.
“A sinistra giocano a mettere in mezzo poteri internazionali”
La strategia degli avversari è chiara. ”Stanno giocando a dire che Fdi e Meloni non sono in grado di governare”, ha detto ospite di Quarta Repubblica. Accusando di gioco sporco i politici della sinistra italiana. “Loro sono ormai convinti che non gli serve avere il consenso degli italiani. Preferiscono avere la protezione di alcuni poteri stranieri”. ‘Loro – incalza la leader di FdI – sono disposti a governare sulle macerie, pur di governare. E vanno in giro a chiedere protezione. Come ha fatto oggi Enrico Letta che è andato a trovare i tedeschi”.
Letta ci dica cosa ha ottenuto dalla Germania
Segnalo – aggiunge ironica – che oggi non abbiamo un tetto perché il principale Paese Ue che si sta opponendo è la Germania. Ci può dire Letta se oggi ha ottenuto il tetto al prezzo del gas? Perché l’alternativa potrebbe essere che è andato in Germania a farsi dire quanto è bravo in cambio del silenzio sul mancato tetto al costo del gas”.
Draghi vuole un’Europa di serie A e una di serie B
Non è più tenera con Draghi e le sue ‘sviste’, come quella sui “partner che contano di più”. “Non è una dichiarazione europeista”, ribatte la Meloni. “Nella Ue tecnicamente tutti i paesi hanno gli stessi diritti. Se tu dici che sei amico di 2 stati, gli altri 24 come la prendono? Questa idea di un’Europa di serie A e di serie B non è proprio europeista. Io ho una lettura dell’Europa che è quella di Giovanni Paolo II, che diceva: ‘l’Europa respira con due polmoni, uno a occidente e uno a oriente'”.