Feltri duro con la sinistra: “In Italia la Meloni è insultata, in Gb la premier di destra è rispettata”
In Gran Bretagna la premier donna è rispettata, accolta come una grande novità politica, dopo gli anni della Tatcher, coccolata da destra e tollerata con garbo dalla sinistra in virtù della situazione di assoluta emergenza in cui versa il Paese. In Italia, la candidata premier della destra è triturata dagli insulti della sinistra, del Pd e del terzo polo, come se fosse il Demonio. Perché, si chiede Vittorio Feltri su Libero questa mattina, accostando il caso della nuova premier inglese, Elizabeth Truss, a quello di Giorgia Meloni? Una questione di civiltà politica, è la sintesi del suo ragionamento, che non assolve nessuno, tantomeno quei partiti moderati che il confronto politico dovrebbero basarlo sulle idee, come in altri paesi occidentali, e non sull’odio.
Feltri e l’ascesa della Truss, con la Meloni in pole position
“La differenza fra le due dame è che la britannica è rispettata e in molti casi adorata, l’italiana invece è ferocemente vituperata.
Perché questa abissale discrepanza fra le due signore entrambe di destra? Il problema è molto semplice. Gli inglesi hanno praticato per secoli la democrazia alla quale si adeguano con grande eleganza, mentre noi poveri cafoni stiamo ancora litigando come cani e gatti sul tema fascismo e antifascismo. Se qui uno non è di sinistra, povero lui, è subito accusato di essere un tardivo tifoso di Mussolini e viene indicato come adatto a finire a testa in giù in piazzale Loreto, a Milano. In sostanza noi terroni d’Europa o siamo progressisti, cioè eredi dei comunisti, o siamo camicie nere indegne non solo di governare ma pure di esistere…”, è l’amaro commento del giornalista milanese. “Qui si tratta di capire come mai gli inglesi, che non vivono certamente meglio di noi, hanno un comportamento pubblico più aderente alla civiltà…”.
L’ossessione della sinistra per l’olio di ricino
Vittorio Feltri fa notare come Giorgia sia “insultata a sangue ogni giorno dalla stampa e dagli esponenti politici avversari, mentre Liz è venerata dalle persone della sua parte e rispettata da chi non la pensa come lei”. E si chiede perché. “L’unica cosa che mi viene in mente è che gli italiani, dal 1945 a oggi, non siano affatto evoluti. Hanno ancora ossessione dei manipoli e dell’olio di ricino, non solo, ma anche dopo la caduta del muro di Berlino e la morte del comunismo, non hanno capito che un Paese democratico in procinto di votare aspetta l’esito delle urne con compostezza, evitando violenze verbali e non solo verbali”.