Formigli debutta con un nuovo processo alla Meloni. Crosetto: “Record mondiale di faziosità”
Dagli all’untore. La prima puntata di Piazza Pulita che apre la nuova stagione del talk su La 7 non si smentisce. Dalle inchieste sulla lobby nera alle analisi del sangue a Fratelli d’Italia la linea ‘editoriale’ di Corrado Formigli non cambia. Ospiti e scaletta rigorosamente orientati a screditare Giorgia Meloni. Ogni settimana convitato di pietra di Piazza Pulita.
Piazza Pulita esordisce con il processo alla Meloni
Il debutto della puntata di ieri ha come ospite d’onore Enrico Letta che si esibisce nel solito show contro il pericolo fascista. Tema ossessivo della trasmissione. Con il segretario dem anche Carto Calenda. A discettare con ‘terrore’ della nuova Italia dopo il voto del 25 settembre se a Palazzo Chigi dovesse arrivare la leader di FdI. Che metterebbe a rischio la democrazia con un terremoto nelle alleanza internazionali.
L’accusa di amicizia con Orban
Si comincia con la pericolosa contiguità della leader di Fdi con il partito di Viktor Orban. Con il pressing di un Formigli, preoccupato, perché la Meloni prenda le distanze. Siamo alle solite. Dopo la fiamma da togliere nel simbolo e l’ammissione di fede antifascista adesso si chiede alla Meloni di spiegare ai cittadini se è ancora amica del pericoloso leader ungherese. “Venga in trasmissione, la aspetto”, dice il conduttore di piazza Pulita. Una minaccia? Non è la prima volta che il giornalista sfida la Meloni. Per la cronaca Formigli è lo stesso che mesi fa, generando uno tsunami, aveva accostato l’omicidio di Civitanova Marche alle politiche di Salvini e Meloni.
L’intervista alla Bruck per stroncare le gambe alla destra
Ma la chicca, annunciata con grancassa mediatica, è l’intervista a Edith Bruck. Editrice ebrea, deportata e sopravvissuta alla Shoah è perfettamente funzionale al disegno. E alla narrazione di una destra razzista. La scrittrice prende spunto da Orban e denuncia il “crescente razzismo, le discriminazioni e l’antisemitismo” tornati un pericolo. Per colpa della destra che “ha alzato la testa in Europa. Ma anche Italia”, ça va san dire.
Letta: con la destra non governeremo mai
Un assist per Letta che cerca il gol. “Meloni ha in comune con Orban il vittimismo. Non è vero è vero che parliamo di lei nel suo programma. La smetta”. E giù allarmi per il pericolo della democrazia. Obiettivo: stroncare le gambe alla destra. “Con la destra non governeremo mai”, dice con toni severi il segretario dem in seria difficoltà con i sondaggi e con l’elettorato, spiazzato da una sicura sconfitta alle urne. “Enrico stai sereno, siamo noi che non governeremo mai con voi”, replica sui social la Meloni con un videomessaggio.
Aggressioni verbali, ma le parole sono pietre
Delle quattro sezioni della puntata, che inizia con la morte della Regina Elisabetta II, insomma la più corposa è scandita dal racconto critico della figura politica di Giorgia Meloni, proiettata sempre più verso Palazzo Chigi. Aggressioni verbali, certo. Ma le parole sono pietre. A che gioca sta giocando Formigli? Guido Crosetto denuncia, preoccupato, il crescente tasso di faziosità del talk de La7. E a pochi minuti dalla conclusione del programma lancia un tweet sul record mondiale raggiunto ieri sera.
Crosetto: record mondiale di faziosità e pregiudizio
“Molta gente guarda Piazza Pulita per vedere quali nuovi traguardi di faziosità e pregiudizio riesce a raggiungere. E non rimane delusa perché, puntata dopo puntata, segna nuovi record mondiali. Qual è l’obiettivo?”, si chiede sui social. “Alimentare la rabbia per ottenere violenza contro la Meloni?”. Ieri è andato in onda un vero plotone d’esecuzione verso Giorgia Meloni e il centrodestra. Che portò lo scorso ottobre l’imprenditore e fondatore di FdI ad abbandonare lo studio di Piazza Pulita.