Il duello con la Meloni fa litigare Letta e Calenda: «Sei patetico». «E tu un maleducato»
Un botta e risposta che prima o poi doveva cratterizzare questa campagna elettorale. Del resto, il ricordo del voltafaccia di Carlo Calenda è ancora troppo fresco perché Enrico Letta lo dimenticasse del tutto o decidesse di archiviarlo. E non poteva che essere il duello di ieri con Giorgia Meloni sul sito online del Corriere della Sera ad innescare la miccia. E così è stato. A dare il là ha provveduto il segretario del Pd. «Il confronto di ieri con Giorgia Meloni – ha detto rivolgendosi via Zoom ai candidati dem – segna il “frame” della campagna: “o noi o loro, e non è un caso che Calenda abbia fatto il pazzo. Calenda e Renzi hanno presentato esposti all’Agcom per bloccare il dibattito e infatti hanno bloccato quello a Porta a Porta».
Botta e risposta tra il leader dem e Calenda
A questo punto la bordata finale, quella che poi ha provocato la reazione stizzita del leader di Azione. Eccola: «È stata davvero una cosa patetica quella di Calenda in uno studio tv da solo a fare il suo commento al mio dibattito con Meloni». La replica del rappresentante del Terzo polo, naturalmente, via tweet, non si è fatta attendere. «Enrico Letta – vi si legge –, nervosismo e maleducazione non sono da te. Ieri ho colmato una lacuna. Nei Paesi seri i confronti si fanno tra tutti i leader. Chi si sottrae al confronto non è un leader. Quando vuoi sono qui per confrontarmi sui fatti. Ritrova la calma e l’autorevolezza».
Il suicidio della sinistra
Schermaglie, si dirà. Che però la dicono lunga sullo stato dei rapporti tra due aree – quella di Letta e quella di Calenda e Renzi – che avevano persino stigliato un patto politico-elettorale. E che oggi invece si beccano come galli in un pollaio. A conferma che la sinistra è ormai alla frutta. Sia quando si appella al «voto utile» per tornare in gioco sia quando tenta di incunearsi come Terzo polo per far finta di esistere.