Il lungo addio a Elisabetta a Westminster Hall. Storia, rituali e occhi puntati su William e Harry (video)
Dopo il commiato del popolo scozzese, il lungo addio alla Regina Elisabetta si concentra ora nella storica sala di a Westminster Hall, aperta nel passato per la Regina Madre (nel 2002), e prima ancora per Winston Churchill (nel 1965). E dove otto giovani guardie dei granatieri – nella caratteristica uniforme rossa e a capo scoperto, dopo essersi tolti i colbacchi di pelliccia d’orso in segno di rispetto – nel pomeriggio hanno portato il feretro di Sua Maestà da Buckingham Palace, su un affusto di cannone.
Il feretro della Regina Elisabetta a Westminster Hall: aperta la camera ardente
Poi lo hanno deposto su un catafalco. E lì, al centro della sala, verrà esposto al pubblico fino al funerale di lunedì. Un rituale solenne e articolato, quello dedicato a Sua Maestà, che dopo un breve servizio religioso dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, è proseguito con l’apertura della camera ardente. Dunque, tutti ai piedi della Regina Elisabetta: dopo le 18.00 si sono aperte al pubblico le porte della camera ardente della defunta regina Elisabetta II a Westminster Hall. L’edificio è presidiato dalla folla di cittadini che allungano di minuto in minuto una coda per entrare lunga circa 4,5 km.
Da Buckingham Palace a Westminster Hall: per entrare una coda lunga 4,5 km
Una fila che attraversa il Tamigi sul ponte di Lambeth. Per chi vuole unirsi al solenne addio alla sovrana, basta controllare su un apposito canale Youtube per vedere dove arriva la coda, estesa lungo la riva meridionale del Tamigi fino all’altezza di Tower Bridge. La camera ardente rimarrà aperta 24 ore su 24. Fino alle 06.30 (le 07.30 in Italia) di lunedì mattina, giorno dei funerali. Lungo il percorso, allora, ci sono 500 toilette mobili. Mentre numerosi musei ed edifici pubblici rimarranno aperti fino a tardi, o anche tutta la notte, per chi ha bisogno di un bagno.
Misure di sicurezza e di assistenza ai cittadini
Si ritiene che faranno altrettanto bar, ristoranti e pub. Non solo. Per l’occasione sono previste otto postazioni mediche mobili. Oltre a mille volontari, impegnati per prestare assistenza. Le autorità hanno avvertito il pubblico che la fila potrebbe durare molte ore, con scarse possibilità di sedersi. Per la coda, comunque, è stato predisposto un percorso massimo di 16 km.
Il lungo addio a Elisabetta, un cerimoniale pregno di storia e tradizione
Un cerimoniale intriso di storia che ossequia in tanti, piccoli gesti, tradizione e cultura del Regno. A partire dalla storica sede di Westminster Hall, costruita nel 1097: la parte più antica del complesso di Westminster che ospita i due rami del parlamento. Qui re Carlo III terzo ha parlato lunedì ai deputati e ai lord. Lì, nel 1508, c’è stato il banchetto per l’incoronazione di Enrico VIII. E sotto la sua ampia volta si sono svolti gli storici processi contro Guy Fawkes per la “congiura delle polveri” (1606) e contro Carlo I (1649). In tempi più recenti, inoltre, vi hanno pronunciato discorsi importanti leader stranieri come Nelson Mandela, Charles De Gaulle, Barack Obama e Papa Benedetto XVI.
La famiglia reale in processione al gran completo
Una processione, quella che ha accompagnato il feretro della Regina Elisabetta, aperta da Carlo III e dalla regina consorte Camilla, che al momento del loro commiato la folla ha salutato gridando «Dio salvi il Re». Dietro di loro, la famiglia reale, in piedi e in fila: a partire dagli altri figli di Elisabetta in ordine di età. Allora, prima Anna con il marito Tim. Dietro ancora Andrea da solo. E poi Edoardo con la moglie Sophie. Seguivano, in ordine, l’erede al trono William con Kate. E ancora dietro di loro, Harry con Meghan, alle cui spalle sfilavano altri familiari.
L’ultimo saluto a Elisabetta: William e Harry insieme ai piedi dietro il feretro
Dunque, come già accaduto per il funerale di Diana, William e Harry hanno camminato insieme oggi, dietro il feretro della nonna. È la seconda volta che i due fratelli, figli di Carlo III, si mostrano in pubblico uniti, dopo la morte della sovrana. Malgrado le tensioni provocate dalla scelta di Harry e della moglie Meghan di rinunciare allo status reale e di trasferirsi in California.
“Royal watchers” in agguato: vera riconciliazione o protocollo di Corte?
Vedere oggi i due principi camminare dietro al feretro dell’amata nonna, una delle persone che fu loro più vicina dopo la morte della madre, avrà ricordato a tutti le immagini di Harry e William ragazzini dietro alla bara della mamma, Lady Diana. Già sabato i due fratelli si erano mostrati insieme, con le mogli Kate e Meghan, per salutare la folla davanti al castello di Windsor. Così, oggi più che mai, i royal watchers si chiedono se si tratti di vera riconciliazione, o di semplice protocollo di Corte…