Il “pacifista” Conte la spara grossa: «Con la Meloni al governo si rischia la guerra civile»
I toni salgono, come il livello delle sciocchezze. La campagna elettorale entra nel vivo dei deliri quando c’è da attaccare Giorgia Meloni, che oggi finisce nel mirino di Giuseppe Conte con accuse che farebbero sorridere, se non fossero pronunciate con tono serio. Il leader del M5S si spinge al punto da ipotizzare una “guerra civile” in caso di vittoria del centrodestra e della presidente di Fratelli d’Italia. E lui sarebbe il pacifista… Per la cronaca, la scintilla della “guerra civile” dovrebbe essere l’abolizione dell’amatissimo reddito di cittadinanza.
Conte e la guerra civile sul Rdc con la Meloni
“Meloni togliendo il reddito di cittadinanza vuole la guerra civile. Lei guadagna da oltre 20 anni 500 euro al giorno con i soldi dei cittadini e vuole togliere 500 euro al mese alle persone in difficoltà facendo la guerra ai poveri?”, si interroga il leader del M5S Giuseppe Conte, ai microfoni di Rainews24. A chi gli chiede se non sia eccessivo evocare la guerra civile con l’avvento della Meloni, “io sto semplicemente prevedendo cosa accadrebbe se, in un momento complesso come questo – riflette l’ex premier – venisse meno un presidio a tutela dei più deboli, come reagirebbe la gente togliendo il reddito di cittadinanza…”. Poi Conte si improvvisa psicologo: “Dico ai cittadini ‘aprite gli occhi’, anche Meloni inizia a impaurirsi di fronte alla responsabilità di guidare il paese, anche perché non vedo in Fdi una classe dirigente adeguata. Attenzione: si sta già prefigurando una grande accozzaglia al governo”, con la corsa “alle poltrone mentre i bisogni dei cittadini sullo sfondo”.
Ma il leader del M5S non vede pericoli per la democrazia…
Guerra civile ma democrazia non a rischio, alla faccia della coerenza. L’allarme democratico lanciato da Enrico Letta se dovesse vincere il centrodestra? Conte nega: “Non userei questi toni, l’Italia è una democrazia è avanzata e solida. Ma c’è da distinguere tra i programmi, quelli della destra sono inadeguati e insufficienti, come lo sono quelli di altre forze politiche del resto”. Il delirio lambisce il la sceneggiata, ma quella parola, “guerra”, fa veramente paura.