Infortuni, braccio amputato sul lavoro: al San Camillo lo reimpiantano. «Arto recuperato a pieno»

10 Set 2022 20:37 - di Redazione
san camillo braccio amputato

Un intervento in emergenza, effettuato con tecniche all’avanguardia e grazie a un approccio multiprofessionale, ha permesso di salvare la vita a un uomo di 63 anni e di garantirgli il reimpianto del braccio amputato a causa di un incidente sul lavoro. È accaduto il 7 settembre all’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, dove il paziente – spiega una nota dell’ospedale – era arrivato in condizioni particolarmente critiche, in preda a una pesante emorragia, al limite del dissanguamento. La situazione era aggravata dal fatto che l’uomo fosse già sottoposto a una cura a base di farmaci anticoagulanti.

Intervento d’avanguardia al San Camillo: reimpiantato il braccio amputato sul lavoro

La reattività del coordinamento della rete per l’emergenza sanitaria ha garantito di tenere in vita il paziente, vittima di un grave incidente sul lavoro. Il personale del Pronto soccorso, dopo averlo stabilizzato – si legge ancora – ha immediatamente rilevato la necessità di trasferirlo in sala operatoria. A quel punto è stato sottoposto a un intervento durato circa 4 ore, con una tecnica di microchirurgia particolarmente avanzata, in cui è stato completato il reimpianto dell’arto. «Dopo 3 giorni il paziente ha recuperato pienamente l’arto e le sue condizioni sono stabili. L’équipe che dirigo, insieme a quella di Anestesia e Rianimazione, ha svolto un lavoro di esemplare professionalità», ha commentato Nicola Felici, direttore dell’Uoc di Chirurgia ricostruttiva degli arti del San Camillo.

«Il paziente recupera l’arto in tre giorni»

«Ringrazio tutto il personale che ha permesso di completare, nei tempi adeguati e con accuratezza clinica, questo intervento di elevata complessità – ha affermato Narciso Mostarda, direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini – In particolare, la reattività e la cura dei dettagli di chi lavora al Pronto soccorso è stata determinante, dimostrando che si tratta di una struttura dotata di efficienza ed efficacia». «La nostra Ao si conferma all’avanguardia grazie a un approccio integrato che assicura connessioni funzionali tra tutte le strutture che operano in piena sincronia e sinergia», ha proseguito Felici, parlando della struttura come di «un’eccellenza in materia, che garantisce il successo di interventi complicatissimi come questo».

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