La paura di perdere il reddito di cittadinanza fa volare il M5S in Campania, Sicilia e Calabria
È andato in processione al sud promettendo i soldi del Reddito di Cittadinanza a pioggia in cambio del voto e ora Giuseppe Conte gongola per aver incassato il voto che gli consegna buona parte dell’elettorato in Campania dove, infatti, l’M5S risulta essere il primo partito.
Dalla sua comoda – ma non vittoriosa – posizione elettorale ora Conte ne approfitta per schiaffeggiare Letta e impallinarlo sulle “scelte compiute da questo gruppo dirigente del Pd”.
Scelte che, secondo il leader M5S “hanno compromesso un’azione politica che poteva essere competitiva con questo centrodestra che si è presentato unito”,
“Il centrodestra ha vinto – sintetizza Conte togliendosi lo sfizio pestare duro su un malconcio Letta – il gruppo dirigente del Pd se ne assuma le responsabilità”.
“Di fatto i cittadini stanno dimostrando, soprattutto al sud, che il voto per contrastare il centrodestra è il voto per il M5S”, aggiunge l’ex-avvocato del popolo, omettendo, però, di dire che la partita al sud si è giocata sul voto di scambio, sulla moderna versione delle scarpe spaiate di Achille Lauro. Il sindaco monarchico di Napoli, non il cantante.
E infatti per l’M5S è stato un vero e proprio boom nelle periferie di Napoli e a Scampia, luoghi dove il Reddito di Cittadinanza, largamente e generosamente promesso da Conte – tanto non erano soldi suoi, erano soldi degli italiani – fa la differenza.
Come nel 2018 il Movimento 5 Stelle si conferma primo partito nella città di Napoli e in Campania e, come in occasione del voto di 4 anni e mezzo fa, il picco dei voti è nelle periferie e nei quartieri meno agiati del capoluogo e della sua provincia.
Dato particolarmente rappresentativo di questa tendenza è quello del quartiere Scampia, dove a fronte del 43% circa ottenuto in città, il Movimento 5 Stelle raggiunge addirittura il 64% delle preferenze (64,91% alla Camera, 64,09% al Senato).
Risultato analogo a Barra (61,04%), San Giovanni a Teduccio (60,34%), Secondigliano (59,16%), Piscinola-Marianella (57,31%), Ponticelli (54,32%). Luoghi dove intere famiglie vivono con il Reddito di Cittadinanza.
Percentuali alte anche nei quartieri popolari del centro storico, come Mercato (50,82%).
Va diversamente nei quartieri più ricchi della città: a Posillipo e a Chiaia il Movimento 5 Stelle è addirittura il quarto partito, dietro Fratelli d’Italia, Azione-Italia Viva e Partito democratico, al Vomero il primo partito è il Partito democratico mentre il Movimento 5 Stelle si ferma al 21,08%.
Ci pensa Davide Casaleggio, figlio del fondatore dell’M5S a incenerire Conte e la sua prosopopea.
“A vedere i manifesti della campagna elettorale mi sembra” che il Movimento 5 stelle “sia diventato più che altro un classico partito personale e che, come tanti altri, propone i temi sulla base del possibile consenso che potrebbe ottenerne in un certo momento”.
Conte accusa “il centrodestra” di essere “maggioranza in Parlamento ma” non “nel Paese” a causa di “un corto circuito provocato da questa legge elettorale che non condividiamo”.