La Svezia vira a destra: i Democratici di Åkesson pronti alla sfida del governo
Li avevano dati per spacciati troppo presto, invece i sovranisti sono ancora lì, vivi e vegeti come dimostra il successo dei Democratici svedesi (20,3 per cento, seconda forza politica dopo i Socialdemocratici saliti al 30,7). Era bastata la sconfitta di Donald Trump a dar fiato alle trombe e a convincere qualcuno che fosse giunta l’ora della campana a martello per le destre europee. Previsione sbagliata: la Svezia dice che lì la destra andrà al governo. Non era affatto scontato, dal momento che intorno a Sverigedemokraterna (questo il nome del movimento sovranista) il sistema dei partiti aveva eretto un vero e proprio muro. Ma il loro leader, il 43enne Jimmie Åkesson (nella foto) ha tenuto duro, ha cancellato ogni suggestione passatista e ha condotto una lunga battaglia contro le degenerazioni dell’un tempo mitico sistema svedese.
Il partito di Åkesson fa parte dei Conservatori europei
E ora l’esito delle elezioni sembra dargli ragione. Tanto più che del vecchio muro non è rimasto quasi niente. A dialogare infatti con il movimento di Åkesson, che appartiene alla famiglia dei Conservatori europei guidata da Giorgia Meloni, saranno i Moderati di Ulf Kristersson e i Liberali. Non a caso c’è già chi parla di “schema svedese“, vedendo l’area moderata che “scivola” verso i sovranisti. In realtà, la prova generale del centrodestra europeo non è avvenuta in Svezia ma a Strasburgo con l’elezione della maltese Roberta Metsola a presidente dell’Europarlamento. Elezione favorita dall’accordo tra il Ppe di Manfred Weber e i Conservatori della Meloni.
L’Italia dopo la Svezia?
Un evento di capitale importanza per gli equilibri politici europei, perché seguiva il divorzio tra lo stesso Ppe e Viktor Orbàn. Tuttavia, una volta uscita di scena Angela Merkel, Weber ha impresso la sterzata a destra. Lo stesso accade in Spagna con il dialogo in corso tra Popolari e sovranisti di Vox mentre da noi il centrodestra è unanimemente accreditato come trionfatore alle prossime elezioni. Per dire che la Svezia non è una sorpresa, ma solo la conferma del vento di destra che soffia in tutta Europa. Anche se Donald Trump non abita più alla Casa Bianca.