L’attrazione fatale del Pd per gli abusivi: a Roma è di nuovo passerella elettorale allo Spin Time
Oggi Ilaria Cucchi, qualche giorno fa Paolo Ciani, Andrea Catarci e Aboubakar Soumahoro. I candidati di sinistra fanno passerella allo Spin Time Labs, il palazzone di via Santa Croce in Gerusalemme, a Roma, occupato dalla sinistra antagonista che ci ha piazzato, oltre a centinaia di inquilini, anche numerose attività ludiche, dalla palestra al cinema, fino alla discoteca finita già in anni passati al centro delle cronache per le feste in stile rave che vi si svolgevano. E, come tutto il resto, rigorosamente abusiva. Un dettaglio per gli esponenti del centrosinistra, per i quali lo Spin Time è vecchia conoscenza da andare a trovare e coccolare in ogni occasione importante: si svolse qui anche un famoso confronto fra i candidati alle primarie, che vide tra i protagonisti pure l’attuale sindaco Roberto Gualtieri.
La passerella dei candidati del centrosinistra allo Spin Time
A dare notizia degli incontri è lo stesso Spin Time sulla propria pagina Facebook: «Ci vediamo questo sabato con Ilaria Cucchi. Parliamo di diritti e dignità verso il 25 settembre», si legge sull’annuncio dell’incontro di oggi con la candidata di Sinistra Italiana; «Ieri abbiamo ospitato nel nostro palazzo 3 candidati alle prossime elezioni politiche, per un dibattito incentrato sulla necessità di tutti di ripartire dai diritti, oggi privilegio di pochissimi ma fondamentale punto di partenza per lo sviluppo di una società più equa, accogliente e umana», è invece la presentazione di un lungo resoconto dell’incontro con Ciani, candidato dem della coalizione nel collegio sul quale insiste l’occupazione e consigliere comunale, Catarci, candidato al Senato nonché assessore al Comune di Roma, e Soumahoro, leader della Lega braccianti candidato con Sinistra Italiana.
L’obiettivo di «legalizzare e replicare i modelli come lo Spin Time»
Tra gli argomenti trattati, si è parlato «soprattutto di legalizzare e replicare i modelli di accoglienza virtuosi come Spin Time stesso», si legge ancora sulla pagina Facebook dell’occupazione, che è fra gli interventi di sgombero programmati dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Una prospettiva chiaramente inaccettabile per la sinistra romana e nazionale, a partire da quella che siede in Campidoglio, nonostante spesso l’occupazione sia anche associata ad allarmi sicurezza, come quando appena un mese e mezzo fa nello stabile si è sviluppato un incendio.
Per il prefetto va sgomberato, l’assessore (e candidato) lo difende a spada tratta
Lo stesso assessore Catarci, che d’altra parte viene a sua volta dall’esperienza antagonista del centro sociale La Strada, non ha lesinato endorsement. Non solo la partecipazione al confronto elettorale, ma anche un post, rilanciato dallo stesso Spin Time, nel quale, a seguito di un articolo del Messaggero che dava conto della volontà del prefetto di ristabilire la legalità, faceva un lungo elenco delle numerose attività che vi si svolgono, fra le quali: auditorium, laboratori teatrali, sala di registrazione, sportelli legali medici e sociali e barberia. «Come si fa a descriverlo come un luogo in cui si fanno le feste?», si domandava l’assessore. E, in effetti, è riduttivo.
Il doppiopesismo della sinistra
Lo Spin Time è anche una bella macchina da soldi, con entrate esentasse e uscite coperte da “pantalone”, che guai a presentare un conto, come avvenne con il famoso intervento dell’elemosiniere del Papa quando l’Acea, che vantava un credito calcolato in 300mila euro, si permise di staccare la corrente. Questioni secondarie per una sinistra che, ancora una volta, non manca di confermare il proprio doppiopesismo.