Laura Boldrini straparla: «Meloni non è una garanzia per le donne». E dà una spiegazione surreale
La crisi di nervi a sinistra continua. Non tollerano che una donna di destra possa diventare presidente del Consiglio. È un fatto che smonta tutta la demagogia dei cosiddetti progressisti. Restano tutti spiazzati, da Laura Boldrini a Enrico Letta, che per anni hanno gettato fumo negli occhi dell’elettorato. E ora non sanno fare altro che capovolgere la realtà con un’ipocrisia che ha dell’incredibile.
Laura Boldrini straparla su Giorgia Meloni
Laura Boldrini ripete sempre la stessa litania. A Rtl 102.5 straparla: «Penso che avere Giorgia Meloni non sia una garanzia per le donne o che le condizioni di vita delle donne verranno migliorate». Poi, le solite frasi senza fondamento, piene di veleno. «La Meloni», aggiunge facendo la maestrina, «non si è mai occupata dell’affermazione dei diritti delle donne, mai di valorizzarle e di abbattere i pregiudizi ai danni delle donne». Non si sa dove abbia avuto questa ceertezza né a cosa si riferisca. Ma in campagna elettorale tutto fa brodo. «Credere che lei premier possa essere una conquista per le donne è un errore, uno specchietto per le allodole».
Dalla sinistra solo propaganda surreale
Una presa di posizione, quella della Boldrini, che ricalca la tesi di Enrico Letta, cioè che non basta essere donna per stare dalla parte delle donne. E che al leader del Pd è costata la durissima replica proprio di Giorgia Meloni: «Enrico, ma veramente dopo che hai tentato di spiegarmi come devo fare la destra, ora vuoi tentare di spiegarmi cosa significhi essere una donna? Ma ce l’hai un senso del ridicolo?».. Ma i dem insistono, sempre con l’obiettivo di gettare ombre. La senatrice Valeria Valente si aggiunge al coro stonato; «La leader di FdI a parole può definirsi tutto quello che vuole per tentare di rassicurare gli italiani: europeista, femminista. Ma poi contano i fatti. Ha ragione Enrico Letta».
Da FdI una risposta a Laura Boldrini e compagni
«Le quote rosa? Capisco e mi pare evidente che il centrosinistra ne abbia bisogno». Lo ha detto l’assessore piemontese Elena Chiorino. «Al prossimo giro sarà necessario che introduca anche l’obbligo di mettere le donne capolista perché su Torino, all’uninominale, il centrosinistra ha schierato due uomini. Fratelli d’Italia per il centrodestra schiera invece due donne. Chi è che ha bisogno delle quote rosa? Evidentemente il centrosinistra, che necessita dell’imposizione per ricordarsi delle sue donne».
spero che la boldrini riamnga fuori dal nuovo parlamento
Cara Boldrini, evita di straparlare,sicuramente farai una figura migliore che non quella che fai